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Weah: "Il Milan e l'Italia hanno fatto tante cose per me"

di Enrico Ferrazzi

George Weah, ex attaccante rossonero, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha rilasciato queste parole sul fatto di aver vinto nel 1995 il primo pallone d'oro da non europeo: "Ringrazio Dio e i miei fan in tutto il mondo. Sono stato felice di questo record perché quando sono arrivato dall'Africa venivo molto criticato, ma avevo una passione da seguire. Alla fine sono arrivato a Monaco, ma mi consideravano ancora 'lo straniero'. Poi abbiamo fatto ricorso e sono cambiate le regole, intanto il mio allenatore, Arsene Wenger, credeva in me. Quando è stato il momento mi ha fatto giocare. È lui che mi ha reso un grande giocatore.

Anche a Milano mi dicevano che nel calcio italiano non ce l'avrei fatta, che la serie A era troppo difficile per me. Alla prima partita contro la Juventus ho sbagliato un rigore e tutti mi criticavano. Berlusconi disse: 'Ha forza e tecnica, si rifarà'. Questo mi ha aiutato e così mi sono impegnato sempre tanto per il Milan. Ho messo tutto me stesso e abbiamo vinto tutto. lo sono liberiano, ma vivo l'Italia come un italiano e questo mi piace perché il Milan e il vostro Paese hanno fatto tante cose per me. Grazie ancora". 


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