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Nesta: "Dietro la vecchia guardia non vedo giocatori all’altezza. Ronaldo al Milan era ancora un fenomeno"

di Antonio Vitiello

Nelle vesti di Sony Team Ambassador per la Coppa del Mondo, Alessando Nesta parla della decadenza del calcio italiano: “Le cose stanno diventato difficili, dietro la vecchia guardia non vedo giocatori all’altezza. Ci vorrà del tempo – dichiara l'ex centrale biancoceleste –, ma è necessario stimolare i settori giovanili. Oggi ci sono troppi stranieri nelle squadre giovanili. Penso che le competenze tecniche di base siano ancora fondamentali. Quando sei un bambino di otto anni devi imparare solo questo, poi quando sarai più grande e avrai un ruolo più definito, gli allenatori possono virare sulla tattica. Ma la tecnica è fondamentale”. Inevitabile il confronto con gli altri campionati europei: “La Premier League è attualmente il miglior campionato, poi viene la Bundesliga e la Liga con due o tre buone squadre ma non di più. Solo dopo arriva la Serie A”. Alla domanda su chi potrebbe essere il suo erede tra gli attuali difensori italiani, risponde: “Dietro ad Andrea Barzagli, Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci non ci sono giovani dalle reali prospettive. Negli ultimi anni ai settori giovanili non importa molto della difesa”. È la volta di scavare nei ricordi, di parlare della sua culla calcistica: “Nella Lazio ci sono cresciuto, mentre con il Milan ho vinto la maggior parte dei miei trofei, sono entrambi amori importanti della mia vita e della mia carriera”. E sul miglior giocatore con cui abbia mai giocato, nessuna esitazione: “Ronaldo (il Fenomeno, ndr). Quando è arrivato al Milan non era al top ma era ancora un calciatore incredibile”.


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