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Italia, D.Maldini: "Mi ispiro a Kakà. Tornare al Milan? Tutto è possibile, ma ora non ci sto pensando"

di Enrico Ferrazzi

Daniel Maldini, ex attaccante rossonero ora al Monza, ha parlato così oggi in conferenza stampa dal ritiro della nazionale italiana come riporta tuttomercatoweb.com

Che ore sono state per te e per la tua famiglia? Per te questa convocazione è una vittoria?
"Fa sempre piacere essere chiamato qui. La mia famiglia mi è sempre stata vicina, abbiamo parlato poco di questa convocazione e più di altro come facciamo sempre".

E' partito un pensiero per i ricordi con tuo papà e tuo nonno? E' vero che voleva convocarti il Venezuela?
"Sì, sono stato contattato ma ho sempre preferito aspettare il momento giusto e una scelta giusta per me. Credo ne sia valsa la pena. Con papà ho parlato poco, so che è contento e tutti sono contenti. Questo è l'importante".

Qui dentro ci sono foto di tuo papà e tuo nonno. Cosa hai provato vedendole qui? Potrai tornare in futuro al Milan?
"Mi fa un bell'effetto entrare qui e vedere foto di mio papà e mio nonno. Sono concentrato sul mio ritiro qui. Vivo giornata dopo giornata. Sul possibile ritorno al Milan non ci sto pensando, tutto è possibile ma penso a fare bene e poi si vedrà alla fine dell'anno".

Come sei arrivato a diventare Daniel Maldini con una tua identità?
"Col tempo inizi a capire un po' di cose e inizi a capire che il parere degli altri può essere positivo o negativo, ma devi proseguire per la tua strada. Il tempo come in tutte le cose ti aiuta a capire tante cose".

Quando eri bambino avevi già l'obiettivo di giocare in Nazionale? Ti ricordi qualcosa che ti sei detto con nonno Cesare sull'Italia?
"E' normale che ogni ragazzo che gioca a calcio sogni di arrivare in Nazionale. Con nonno mi ricordo poche cose, so che è sempre stato vicino a noi ma sono passati troppi anni per ricordare episodi specifici".

Qual è il tuo ruolo? A chi devi dire grazie per essere qui?
"Alle persone che mi sono sempre state vicine, se si raggiungono certi traguardi è anche grazie a loro. Per il ruolo: in attacco mi va bene davvero tutto, forse trequartista, ma va bene anche da esterno o seconda punta, mi cambia davvero poco".

Qual è il giocatore a cui ti ispiri? Hai chiesto consigli a papà su come avere la meglio sui difensori?
"Come calciatore Kakà era quello che mi piace di più. A papà non ho chiesto alcun consiglio su come saltare i difensori".

Qual è il calciatore visto in campo che ti ha impressionato di più?
"In questo campionato credo Dybala sia il giocatore che mi ha impressionato di più, la facilità con cui fa le cose è incredibile".
 


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