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È ancora Super-Dinho, ma il Flamengo non va oltre il pari

di Emanuele Buongiorno

Galvanizzato dalla convocazione nella Seleçao, che mancava da nove mesi, ieri Dinho ha illuminato il Beira Mar di Porto Alegre, dove andava in scena la sfida tra i padroni di casa dell’Internacional e il Flamengo, sempre più innamorato dell’asso ex Milan. Il talento classe ’80, anche ex Gremio, sente aria di derby e comincia subito la sua gara con una giocata sontuosa al 3’: dopo aver rubato palla in pressing su un difensore avversario inventa un delizioso lob di esterno destro che va a incocciare sulla parte superiore della trasversale, a Muriel battuto. Al 18’ il “Gaucho" serve poi un pallone invitante a Deivid, ma la punta ex Fenerbahçe, a tu per tu con l’estremo difensore del Colorado, incespica perdendo il pallone, e l’occasione sfuma. Al 24’, però, non c’è scampo: pennellata di destra su punizione dalla sinistra per Dinho, che aggira la barriera e sorprende Muriel sul primo palo: è il decimo centro per l’ex numero 80 del Milan, sempre più capocannoniere del Brasileirão. Il match prosegue con l’Internacional che, in inferiorità numerica, riesce a pareggiare al 51’ con Índio, che sottomisura supera Felipe dopo un geniale colpo di tacco di Leandro Damião. Al 60’ è però ancora il Pallone d’Oro 2005 ad avviare l’azione dalla sinistra, fornendo la profondità a Júnior César, che serve in mezzo Jael, che porta i rubro-negros sull’1-2. Al 74’ è ancora Dinho a salire in cattedra, sfondando sulla destra e disegnando un assist al bacio per Deivid, che sciupa clamorosamente l’opportunità di mettere in ghiaccio il match. Gol sbagliato, gol subito: uno splendida rovesciata di Damião, bomber seguito anche da Roma e Fiorentina, fissa il risultato sul 2-2.
Per il club Mais querido do Brasil, dunque, sfuma l’aggancio al Corinthians capolista, sconfitto a sorpresa in casa contro il Figueirense. Il Timão conserva tuttavia ancora due punti di vantaggio sul Flamengo a 90’ minuti dalla fine del girone d’andata. I tifosi del club di Rio sono comunque soddisfatti e si coccolano un Ronaldinho che, dopo qualche iniziale problema di ambientamento, sta trascinando il Flamengo a suon di giocate da campione e gol pesanti.

 


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