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Cafu non ha dubbi: "Pato poteva essere il più forte al mondo"

di Enrico Ferrazzi

In un podcast in Brasile, Marcos Cafu, ex terzino rossonero, ha parlato così di Alexandre Pato: "Quando Pato è arrivato, dopo due mesi ho detto a Serginho: ' Questo è uno dei migliori attaccanti della storia del calcio brasiliano è davanti a noi'. Segnava di destro, di sinistro, di testa  e aveva una forza incredibile. Nessuno sapeva come fermarlo. Io lo vedevo che si mangiava Maldini, Nesta... Non riusciuvi a stargli dietro. Poi vado via, finisce il mio contratto con il Milan. Inizio a chiamare per sapere come sta Pato. La risposta? 'E' infortunato'. E poi ancora: 'No, non gioca, non sta bene'. E io mi dicevo: 'Già infortunato?'. Giovava una partita, ne saltava poi due o tre. Da un momento all'altro non riusciva a fare tre partite di fila. 

Alexandre l'ho accolto come un figlio. La sua vita, all'inizio, era stare con i miei figli. Dicevo a loro: 'Chiamate Pato, state con lui, non lasciatelo da solo a casa'. Uscivo a cena, andato a prenderlo a casa per non lasciarlo solo. In Pato ho visto un potenziale che non vedevo da tanto tempo. E ho giocato con Romario, Bebeto, Ronaldo, Edmundo, Inzaghi, Sheva, Batistuta... Pato poteva essere il più forte al mondo".
 


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