...Thiago Sil - va o resta?
L’estate è la stagione dei tormentoni per eccellenza, dai ritornelli scanzonati che ci accompagnano sotto gli ombrelloni, al gossip che esplode con le alte temperature del periodo più caldo dell’anno, per finire con i le ridondanti notizie di calciomercato.
Lo scorso anno ad accompagnare l’estate rossonera vi era la telenovela di Mister X, disattesa alla fine, dopo aver parlato e scritto di Fabregas e Schweinsteiger, di Hamsik e Marchisio, dall’arrivo di Nocerino, nome meno altisonante, ma sorprendente nel campo. Una litania che è durata tre mesi, incompiuta, ma splendida compagna per i supporter del diavolo che hanno potuto sognare questo e quell’altro campione, con la certezza di poter comunque contare sull’ossatura della squadra campione d’Italia.
Quest’estate, invece, il tormentone è di quelli fastidiosi, come le zanzare che colonizzano le camere da letto di notte per ronzare nelle orecchie e rovinare i sogni del tifoso milanista. Si legge, si sente parlare, si vocifera in continuazione di Thiago Silva, accostato prima agli sceicchi, poi agli alieni, poi ancora agli sceicchi, ma con la convizione che gli alieni siano pur sempre in vantaggio. Le cronache di mercato continuano a insinuare nelle menti rossonere il terrore di veder partire il numero 33, un incubo che non sembra destinato a finire con l’alba di una nuova trattativa di mercato.
Adriano Galliani, novello “zampirone” rossonero, prova ad allontanare il fastidioso ronzio di indiscrezioni e notizie più o meno fondate, ribadendo sino allo sfinimento che il ragazzo non è in vendita, che non un campione del suo calibro non ha prezzo, che non c’è nessuna trattativa in piedi, che il destino del brasiliano è quello di diventare capitano del Milan.
Prima il Barcellona pronto ad offrire 40 milioni, poi il Manchester City che manda Roberto Mancini in prima persona a trattare con Galliani, pronto ad offrire Balotelli o Tevez, poi il Psg del mentore Leonardo, voglioso di portare sotto la Tour Eiffel il blocco verdeoro Pato-Thiago con 68 milioni di euro, poi di nuovo i blaugrana che metterebbero sul piatto l’altro Thiago, quell’Alcantara che già lo scorso anno aveva affascinato Galliani ed Allegri. La crociera rossonera fa tappa a Barcellona, l’occasione perfetta per ipotizzare un incontro fra i vertici rossoneri e quelli catalani, ipotesi smentita con la solita puntualità dall’ad del diavolo, sempre più pompiere voglioso di domare un incendio che è divampato su tutte le pagine sportive, siano esse cartacee o multimediali.
Thiago Silva pronto a partire, O Monstro non si muove da Milano, il numero 33 ha già dato il suo assenso al trasferimento, il brasiliano non ha alcuna intenzione di lasciare il diavolo e vuole diventare capitano. Botta e risposta continui, esperti di mercato e tifosi che si scatenano sull’argomento dell’estate, chi è convinto che il Milan non si voglia privare del difensore più forte del mondo, chi invece ritiene che Galliani stia solo provando ad alzare il prezzo, scatenando l’asta, parlando con questo e quell’altro interlocutore per strappare un compenso faraonico da reinvestire sul mercato e rifondare la squadra.
Sarà sadismo, ma la speranza è che il tormentone continui sino al 31 agosto. Sì, perché allo stato dei fatti sembra impossibile porre un limite a questa suggestione di mercato, nonostante le continue smentite di tutte le parti in causa (acquirenti compresi). La soluzione a questo tormentone sarebbe l’effettiva cessione, l’unica maniera per tamponare l’emorragia di indiscrezioni, nonché la peggiore delle ipotesi per il tifo rossonero. Quello che dobbiamo sperare è che questa querelle confermi la sua identità d’insetto fastidioso ma tutto sommato innocuo, che come le zanzare continui a tormentare l’estate rossonera, sino a quel 31 agosto in cui tutto tornerà alla normalità, alla routine che speriamo coinvolga anche Thiago Silva, pronto a prendersi ancora una volta sulle spalle le sorti del suo Milan.