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...Nessuna smobilitazione, avremo un diavolo competitivo: scommettiamo?

di Emiliano Cuppone

Ci scuserete il titolo, ma era d’obbligo e troppo attuale per non cavalcare l’onda di un nuovo scandalo che sta sconvolgendo gli equilibri del calcio tricolore.
Ma parlando di Milan, per fortuna al riparo da qualsiasi ripercussione giudiziaria almeno questa volta, i tifosi rossoneri sono preoccupati molto più dalle temibili voci di mercato che circolano intorno al diavolo, caratterizzate da una sorta di immobilismo in entrata e da tanta, troppa, carne al fuoco in uscita.
Per giorni siamo stati tempestati di voci ed indiscrezioni circa i top player rossoneri, si è partiti con Thiago Silva, accostato a questa ed a quella squadra, valutato e dotato di un cartellino con il prezzo per essere piazzato sul banco del calciomercato alla sezione affari. Si è continuato con Zlatan Ibrahimovic, i soliti problemi di stomaco dello svedese che, forse anche per una dieta poco equilibrata e fatta di un titolo nazionale all’anno, sembrerebbe avere difficoltà a digerire gli scarsi risultati del Milan targato 2011/2012. Naturalmente non sono mancati gli spifferi anche su Kevin Prince Boateng, altro prezzo pregiatissimo della “bancarella” rossonera, ed Alexandre Pato inserito nella sezione “prodotti difettosi”.
Mentre secondo i media (letto così com’è scritto perché di chiara derivazione latina e non anglosassone) Adriano Galliani starebbe allestendo il banco prima di mettersi a girare le spiagge di mezza Europa, passando sotto l’ombrellone di sceicchi e facoltosi signorotti spagnoli, i tifosi del diavolo, nonostante le temperature inizino a divenire estive, tremano e battono i denti leggendo i giornali e guardando le tv.
La parola d’ordine in casa rossonera è “allarme rosso”, stando alle notizie di mercato, infatti, il Milan sarebbe alle prese con conti e timori, con offerte irrinunciabili e lamentele continue, senza trovare neanche il tempo di pensare ad uno Strootman qualsiasi.
La realtà, però, parla di un Galliani apparentemente sereno che continua a smentire qualsiasi partenza, tenendosi stretti tutti gli uomini in rossonero (forse con  un eccesso d’ottimismo, visto che stando alle sue parole non dovrebbe partire nessuno), di un Allegri che continua a ribadire che la squadra rimarrà la stessa e verrà arricchita di pezzi importanti per tornare ad essere competitiva, ed i giocatori e procuratori interessati che continuano a sottolineare la volontà di rispettare contratti onerosi e vincolanti.
La situazione economica del diavolo non è certamente florida, i bilanci non vanno in attivo ormai da 6 anni, ma allo stesso tempo la situazione debitoria è ben più rosea rispetto a quelle di Inter, Juve e delle grandi d’Europa che, nonostante tutto, sono accreditate di essere pronte a spendere follie per questo o quell’altro prezzo pregiato.
Il Milan non ha debiti, il buco è stato ripianato, come ogni anno, dall’intervento dell’azionista di maggioranza, pronto a versare nelle casse di via Turati i quasi 70 milioni necessari. Allo stato dei fatti, dunque, non vi sarebbe la necessità di vendere, non vi sono debiti o altri motivi impellenti per fare cassa. Il bilancio del prossimo anno dovrebbe beneficiare di un netto calo del monte ingaggi, dovuto alle tante partenze di senatori con contratti onerosi ed ad una campagna acquisti votata all’austerity negli ultimi anni. A rimpinguare la voce entrate della società che ha gli introiti più alti di tutta la Serie A (bilanci alla mano il Milan è la squadra che ricava di più), ci saranno nuovi contratti pubblicitari, il primo dei quali è stato siglato già la scorsa settimana.
La sensazione, dunque, è che il diavolo non procederà ad uno smantellamento di una rosa già competitiva, anzi punterà forte sull’asse principale di una squadra che ha fatto 160 punti in due anni, composto da Thiago Silva, Boateng ed Ibrahimovic, cercando di affiancare loro altri uomini dal profilo importante per provare a puntare nuovamente in alto tanto in campionato, quanto, e soprattutto in Europa. Allo stesso tempo la sensazione è che le voci di mercato non smetteranno di tormentare l’estate rossonera, allettante, com’è, il perverso gioco di tenere il diavolo sulla graticola. Vogliamo scommettere?


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