...Mercato al rush finale: sperando nelle sorprese
Siamo arrivati al punto di non ritorno, al momento in cui molto, se non tutto, si deciderà, gli ultimi 10 giorni di un mercato che sin qui è stato a dir poco avaro d’emozioni per i tifosi rossoneri (quantomeno di quelle positive).
Nei giorni scorsi abbiamo letto che l’incontro di stasera fra Galliani e Berlusconi potrebbe convincere il tifoso numero uno a stanziare un “extra-budget” da destinare all’acquisto di Ricardo Kakà. Qualcosa non torna però, perché parlare di extra lascia intendere che un budget ci fosse, ma, stando a quanto visto sin’ora, di questo non vi è stata traccia. Il diavolo ha ceduto Thiago Silva ed Ibrahimovic per una cifra intorno ai 65 milioni di euro (un bell’incasso, soprattutto se ci atteniamo alle parole che accompagnavano il finale della scorsa stagione e l’inizio del mercato, per le quali i due giganti non sarebbero dovuti partire), ne ha spesi solo 5 per Acerbi, andando a rimpolpare la rosa di Allegri con una sfilza di parametri zero.
L’addio ai due top player rossoneri, così come a diversi senatori, ha abbattuto e non poco il monte ingaggi di una squadra che, ad oggi, potrebbe presentarsi con un bilancio assai virtuoso, specie in prospettiva oltre che nell’immediato. Una serie di ottime scelte a livello economico, alle quali, però, non sono seguite altrettante mosse interessanti a livello tecnico.
Attendiamo ormai da maggio un mediano, un uomo capace di sostituire Mark Van Bommel e di far fare il salto di qualità a centrocampo, ma le trattative in quel ruolo sembrano a dir poco latitare (se eccettuiamo la mezza ammissione di Allegri circa la possibilità di inserire proprio lì Kakà). Abbiamo più volte ipotizzato di un innesto importante sull’asse mancino, da sempre punto debole della formazione rossonera, ma in quel ruolo sembra si voglia puntare ancora su Luca Antonini, magari alternandolo con il non entusiasmante Mesbah dello scorso anno.
Unico punto su cui sembra ci siano dei movimenti è quello legato alla prima punta per sostituire Ibrahimovic (insostituibile per natura), con l’ipotesi Borriello (la meno gradita ai tifosi) che prende sempre più corpo, grazie alla volontà della Roma di liberarsi di un giocatore che stenta a trovare la propria dimensione in una big, nonostante le 30 primavere.
Un mercato che ha proposto pochi spunti non solo per il Milan, ma per tutto il panorama europeo (tralasciando il Psg “pigliatutto”), in cui il Manchester City si è limitato ad un unico innesto, in cui Barcellona e Real hanno fatto poco o nulla, in cui l’unico movimento davvero importante è stato quello di Van Persie allo United. In Italia la situazione è ancor più scarna di significati, eccezion fatta per la Fiorentina che tanto ha speso (in molti si aspettano che Jovetic parta per equilibrare il bilancio), la Juve ha operato ad inizio mercato con tre innesti dal peso specifico significativo (Isla, Asamoah e Giovinco), ma stenta a sbloccare la situazione legato al top player per l’attacco (l’ipotesi Llorente non sembra poi così entusiasmante), l’Inter ha ceduto ed aspetta ancora le occasioni importanti per operare low cost.
Gli ultimi giorni di mercato annunciano grandi manovre quindi, movimenti di scontenti ed esuberi, di giocatori che difficilmente si possono definire di prima fascia, botti di mercato dalla luce meno accecante rispetto a quella degli scorsi anni, ma pur sempre dei colpi. In questo contesto speriamo si sappia inserire il Milan che, a questo punto sorprendendo tutti, potrebbe (dovrebbe) operare qua e la per sistemare una formazione che al momento sembra essersi piuttosto indebolita rispetto agli scorsi anni.
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