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...Innesti importanti con investimenti onerosi: la ricetta per la rinascita europea

di Emiliano Cuppone

Con una stagione che sembra proprio doversi concludere con una casella 0 alla voce titoli conquistati (se si eccettua la Supercoppa Italiana, a tutti gli effetti un’eredità della scorsa annata), iniziano ad alzarsi i toni delle voci di mercato intorno al Milan.
Se l’arrivo di Montolivo, Traorè ed Acerbi sembra cosa quasi certa, non circolano ancora nomi altisonanti, capaci di accendere la fantasia dei tifosi e di rilanciare una squadra che ha bisogno di nuova linfa per tornare a primeggiare in Europa.
Non chiamiamola rivoluzione, ma a Milanello ci sarà un sostanziale rinnovamento. Tanti i senatori che potrebbero lasciare la maglia rossonera, da Seedorf a Nesta, passando per Van Bommel ed Inzaghi, senza dimenticare Zambrotta. Contratti piuttosto onerosi che giungono alla naturale scadenza, giocatori ormai nell’autunno della loro carriera che difficilmente rivedremo la prossima stagione con la casacca del diavolo,  e che lasceranno vacanti posizioni importanti nella rosa del Milan.
Adesso c’è da chiedersi quale sarà l’entità della campagna acquisti della coppia Berlusconi-Galliani, con quest’ultimo che sarà impegnatissimo da maggio in poi per provare a regalare nuova linfa alla causa rossonera. A ben guardare, gli interventi da operare non sono poi così ridotti, in tutti i reparti c’è bisogno di cambiamento, di aria fresca che sappia rinnovare fasti ormai troppo lontani.
Da un lato ci sarà il solito ottimo lavoro dell’ad rossonero, sempre bravissimo a trovare occasioni di mercato importanti, ma dall’altro ci dovrà essere l’impegno economico del proprietario, sempre che si voglia mettere il Milan in condizione di giocarsela con tutti. Se in Italia quest’anno c’è stato un vero e proprio suicidio della squadra di Allegri (salvo che Conte ed i suoi vogliano farci un regalo alquanto improbabile a questo punto), i malumori presidenziali in Europa sono apparsi piuttosto ingiustificati. Il tifoso numero uno rossonero sembra essere stato per troppo tempo fuori dal calcio, quasi non si rendesse conto del divario che c’è fra il Milan ed i top club europei. Tre delle semifinaliste di Champions, infatti, giocano a calcio su un altro livello, allucinante sotto il profilo del palleggio quello del Barcellona, impressionante sotto quello dell’intensità e dell’atletismo quello del Real e del Bayern.
Per tornare a giocare sugli stessi livelli al Milan servirebbero innesti importanti, ed in quanto tali piuttosto onerosi. A ben guardare, la squadra titolare avrebbe bisogno, fondamentalmente, di tre innesti: un terzino sinistro, un mediano ed una mezz’ala. Abbiamo applaudito a più riprese Antonini questa stagione, ma quella fascia ormai da anni è senza padrone. Salutiamo Mark Van Bommel, con il rimpianto di non averlo visto in rossonero con qualche anno d’anticipo, ci vuole un giocatore che abbia le sue caratteristiche, che sappia interpretare il ruolo con la stessa personalità, ma con qualche anno in meno. Abbiamo accolto con stupore l’operato di Nocerino, Aquilani e Muntari, ma serve una mezz’ala di qualità assoluta, qualcuno che sappia ripercorrere i fasti del primo Seedorf rossonero, tecnico e dinamico, che sappia dare quella spinta in più ad una linea mediana troppo spesso in affanno.
Tre inserimenti dal valore assoluto importante, un investimento non da poco, è questa l’unica maniera per riportare il Milan in cima all’Europa, a giocarsela con le grandi guardandole negli occhi, senza alcun timore. A questi tre acquisti ci sarebbero d’affiancare una serie di innesti mirati, già pronti quelli citati all’inizio, servirebbe un terzino di riserva, un rincalzo sulla trequarti capace di far rifiatare Boateng, troppo spesso out in questa stagione. Per quel che riguarda l’attacco poi, il reparto sembra essere perfetto così, potendo contare su Pato non ci sarebbero punti deboli, naturale che se qualcuno dovesse partire (ci riferiamo ad uno dei due brasiliani) il ricambio dovrebbe essere di pari livello (magari quel Tevez che non ha mai abbandonato i sogni di Galliani).
Ciò che rileva, però, è che il Milan non può sperare di tornare ai vertici continentali senza investimenti di un certo rilievo, senza dimenticare che questa Juve sarà ancor più competitiva la prossima stagione, potendo minare anche l’ormai presunta leadership in patria. Va benissimo l’abilità di Adriano Galliani nel fiutare affari di mercato irripetibili, importantissimo riuscire a trovare parametri zero affidabili, ma, se non si vuole finire a rintanarsi nella propria area quando si affronta il Barcellona, c’è bisogno di volti nuovi dal profilo importante, giocatori capaci di fare la differenza: giocatori da Milan.


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