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...Il Milan ritrova forma e risultati: smaltiti i carichi sono tornati i campioni d'Italia

di Emiliano Cuppone

Il mese successivo alla sosta ha portato al Milan sofferenza e critiche, i rossoneri hanno seminato poco e raccolto meno nelle sfide post natalizie, sono arrivate vittorie sofferte (poche) e sconfitte pesanti come quella dell’Olimpico con la Lazio o con la Juve in Coppa Italia.
I detrattori si sono scatenati su Allegri e la sua squadra, dando poco peso alle assenze, senza perdere occasione per sottolineare la scarsa forma fisica di un diavolo apparso a lungo sulle ginocchia. Una costante nella carriera del tecnico livornese, le sue squadre hanno sempre patito un calo nel mese immediatamente successivo alle preparazioni, accade puntualmente a settembre e si ripete in gennaio.
Altrettanto puntualmente, però, le squadre di Allegri sembrano volare da ottobre a dicembre e da febbraio a maggio (si spera), come se la preparazione atletica fosse finalizzata ad aver brillantezza in due momenti chiave della stagione. Certo se poi ai carichi di lavoro si aggiunge una sfilza interminabile di infortunati ed una serie di avversari di indubbio valore, i risultati arrivano più difficilmente.
La vittoria sull’Udinese è stata fortunata e grintosa, quella sull’Arsenal è stata stupenda, quella sul Cesena convincente. La sfida in casa dei romagnoli rappresentava un po’ la prova del nove in vista del big match con la Juventus, il Milan si è presentato al Manuzzi piuttosto incerottato (la lista degli indisponibili si componeva di 12 giocatori molti dei quali titolari o potenzialmente tali), imbottito di incognite e giocatori bersagliati dalla critica. La risposta è stata di quelle decise, un trionfo di grinta e tattica con il Milan che ha chiuso il Cesena nella propria metà campo per tutto il primo tempo trovando due gol, ha tenuto sul tentativo di ritorno cesenate all’inizio del secondo colpendo con freddezza con Robinho e mettendo in ghiaccio una partita che non è mai stata in bilico. Si è visto il pressing, si sono ammirati gli inserimenti dei centrocampisti, accolta con piacere l’attenzione difensiva ed appurato come si possa fare affidamento anche sulle seconde linee di Allegri.
La partita di sabato prossimo con la più accreditata delle rivali per lo scudetto ci dirà molto sulla condizione di questo Milan, ma le ultime due prove della compagine di Allegri ci dicono che forse le critiche senza quartiere che hanno sommerso il tecnico toscano dopo la sconfitta di Coppa Italia erano quantomeno azzardate. Il Milan sembra aver smaltito i carichi di lavoro, sembra aver ritrovato brillantezza e compattezza, è tornato il ritmo e l’intensità che hanno accompagnato la cavalcata del diciottesimo scudetto, sembra essere tornato il Milan di Allegri, quello che lo scorso anno non temeva il confronto con nessuno.
E’ tornata la Champions, arriva la sfida chiave di un campionato ancora in bilico, siamo nel periodo più importante di una stagione tutta da scoprire e da vivere, sarà il tempo a dirci se le scelte atletiche e tattiche del Conte Max avranno avuto ancora ragione dei detrattori e degli avversari, intanto ci godiamo i gol di Emanuelson e Muntari: il criticato e l’incognita di mercato.


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