.

...Il grande incubo e lo specchio di una stagione da dimenticare

di Emiliano Cuppone

Se in agosto ad un qualsiasi tifoso rossonero fosse stata prospettata la possibilità di perdere un derby 4-2, consegnando nella mani della Juventus lo scudetto del riscatto bianconero, questi avrebbe risposto che si sarebbe trattata della peggiore delle evenienze stagionali.
Oggi questa evenienza è realtà, il popolo rossonero si è svegliato stamattina sperando che fosse solo un incubo, uno dei peggiori, ma si è dovuto scontrare con i titoli dei quotidiani, con la bacheca di Facebook che si è interamente tinta di bianconero, con gli sfottò di compagni di scuola o colleghi nerazzurri che festeggiano il secondo derby su due vinto in campionato.
Da mercoledì sera abbiamo sperato di coronare un sogno splendido, battere l’Inter nella straccitadina e sorpassare la Juventus in un campionato avvincente come pochi altri, i gol di Milito e Maicon ci hanno gettato nell’incubo, nel dramma sportivo di una serata da dimenticare in fretta.
La partita di ieri sera è stata un po’ l’emblema di tutta la stagione, ha riassunto un’annata storta di un Milan incapace di essere all’altezza delle aspettative dei propri tifosi. Un diavolo discontinuo, che parte male e va sotto, che trova la forza di ribaltare la situazione grazie al suo uomo d’oro, al trascinatore Ibrahimovic, ma che irrimediabilmente getta tutto al vento un errore dopo l’altro. Un Milan tormentato dagli infortuni che perde pezzi con una facilità disarmante, in un percorso irrimediabilmente influenzato da un arbitraggio pessimo che da un lato da’ e dall’altro toglie.
Il derby è stato gestito e preparato male, un Milan troppo frettoloso che si fa colpire a freddo con un evidente errore difensivo, che lascia l’iniziativa all’Inter senza riuscire a tenere il possesso palla e senza gestire il ritmo della partita. Nonostante una partenza falsa, l’ennesima, grazie anche ad un rigore inesistente, il diavolo ha saputo riprendere in mano le redini del gioco, riuscendo a ribaltare la situazione a cavallo fra i due tempi. Poi di nuovo il buio, l’incapacità di gestire il vantaggio, le difficoltà a congelare la partita contenendo il ritorno di un’Inter che ha avuto il merito di crederci attaccando a testa bassa, trovando quasi subito il pari, sfruttando gli sbandamenti di un Milan disordinato e scomposto.
Abbiamo regalato un grande spettacolo nel derby, ma quella di ieri sera doveva essere una partita tutt’altro che spettacolare, doveva essere ragionata e serena, doveva essere gestita e controllata da un Milan che ha mostrato lungo tutta la stagione di essere superiore ai cugini.
E’ stata la sconfitta del gruppo, è stata la sconfitta di Allegri, incapace di gestire un momento così delicato nel migliore dei modi, è stata la debacle più pesante di una stagione che si è spenta piano piano, trascinando i tifosi del diavolo nella voragine di quell’incubo che si è concretizzato ieri sera.
Cerchiamo di gettarci alle spalle una delle notti più tristi della storia recente del Milan, quella in cui è andato tutto storto, la sintesi di una stagione da dimenticare in fretta, provando a ripartire dalle poche note positive, dalla sorpresa Nocerino alla promessa El Shaarawy, dalla speranza De Sciglio (uno dei migliori nel derby) alla conferma Ibrahimovic (alla sua migliore stagione dal punto di vista personale).
Proviamo a dimenticare il grande incubo, confidando in una ricostruzione intelligente di un Milan che ha bisogno di rinnovare per tornare a primeggiare alla sua maniera, con la speranza che la prossima stagione sappia darci modo di riscattare una notte come quella appena passata.


Altre notizie
PUBBLICITÀ