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...Il diavolo assediato passa al contrattacco: occhio all'asse Milano-Barcellona

di Emiliano Cuppone

Il mercato è volubile, cambia di giorno in giorno, camaleontico come il migliore dei trasformisti riesce ad aprire e chiudere scenari con la velocità e l’abilità dell’esperto operatore di teatro. I tifosi, in balia di questo andirivieni di onde mediatiche, vivono un periodo difficile e mutevole, passando dall’ansia alla gioia nello spazio di un battito di ciglia.
Quanto sta accadendo intorno al Milan ed ai suoi gioielli più preziosi (Thiago Silva ed Ibrahimovic) sembra provocare il mal di mare ai naufraghi del tifo rossoneri, sbattuti su e giù da indiscrezioni e smentite, da offerte paventante ed affermazioni più pacate. L’assedio che sembrava tenere Galliani chiuso dietro barricate di dichiarazioni più o meno di facciata sembra essersi placato, i diretti interessati hanno categoricamente negato la presenza di offerte concrete per i due campioni del diavolo.
Inizialmente era il City di Mancini, pronto a prendere entrambi i gioielli di casa Milan, mettendo sul piatto della bilancia dell’orefice Galliani giocatori del calibro di Balotelli e Tevez. Poi lo stesso tecnico di Jesi ha smentito il tutto, riducendo l’incontro ad una visita di cortesia e ribadendo che a suo modo di vedere nessuno dei due giocatori si sarebbe mosso da Milanello, evidentemente gelato dalla risposta di Adriano Galliani, piuttosto secca a giudicare dalla brevità dell’incontro.
Poi è toccato al cugino dello sceicco del City, Al Thani ed il suo Psg che hanno corteggiato Thiago Silva, forti del rapporto del difensore più forte del mondo con Leonardo, e poi avrebbero insidiato Ibrahimovic con un’offerta faraonica ed irrinunciabile per il diavolo. Ma a tentare il diavolo, signore degli inganni, si casca male, così sono arrivate le smentite secche di Galliani prima, dello svedesone poi, ed infine di Carlo Ancelotti che ha sottolineato quanto Ibra non rientri nel progetto giovane dei parigini e come, da quanto risulti a lui, Thiago Silva non lascerà il Milan.
Sullo sfondo, come sempre il Barcellona degli alieni, la squadra più forte di tutte, quella più affascinante, con quell’unica lacuna nella linea arretrata che solo il miglior difensore del mondo potrebbe colmare. Adriano Galliani, pompiere provetto, naturalmente ha smentito più e più volte, finchè lo stesso Barcellona non ha ammesso che Thiago Silva non necessariamente è il primo obiettivo. In Catalogna sono consci che la situazione finanziaria del club blaugrana non è poi così brillante, i debiti sono fra i più alti d’Europa, chi gravita alle spalle della squadra perfetta (la più importante banca catalana) soffre in maniera decisa gli effetti della crisi che ha investito il mondo occidentale. Vilanova avrà bisogno di qualche rinforzo davanti, Villa non sembra poi così affidabile, Sanchez ha brillato a fasi alterne, Pedro è stato messo nell’angolo per tutta la stagione, Tello e Cuenca sono troppo giovani per assicurare un rendimento degno ed il solo Messi non basta più.
In questo contesto, le pretendenti ai due leader del Milan sembrano venire meno, chi per un motivo e chi per l’altro, intanto, però, qualcosa sembra muoversi e non è detto che ciò non accada sull’attivissimo asse Milano-Barcellona. Sì, perché un Thiago potrebbe prendere il volo che collega le due capitali del calcio europeo, ma potrebbe essere quell’Alcantara che tanto piace ai dirigenti del diavolo e non solo. Il giovanissimo centrocampista italo-spagnolo (il figlio di Mazinho è nato in provincia di Brindisi quando il padre militava nel Lecce) ha affascinato Allegri ed i vertici rossoneri già dalla scorsa stagione, Galliani ci provò un anno fa e si vide sbattere la porta in faccia da Rosell. A distanza di dodici mesi Ariedo Braida ha ribadito che il talentino piace e non poco al Milan, un’apertura chiara che consiglia di tenere calda la pista che porta al ragazzo, tra l'altro utilizzato meno del previsto in stagione. Thiago Alcantara rispecchia il profilo perfetto del centrocampista cercato da Allegri, giovane, tecnico, dinamico e capace di ricoprire più ruoli, sarebbe l’innesto perfetto per il presente ed in prospettiva,.
Attenzione al mercato del Milan, sino ad oggi indicato come un supermercato in cui le grandi d’Europa sarebbero andate a fare la spesa senza alcun rispetto per tutti i trofei esposti sugli scaffali, ma che sembrerebbe aver chiuso i battenti, serrato a doppia mandata da Galliani e soci, vogliosi di portarsi in casa un campione vero per dare ad Allegri la possibilità di giocarsela alla pari con tutti.


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