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...Fra Fiorentina e Barcellona è tutta "questione d'onore ed orgoglio"

di Emiliano Cuppone

Dopo tanto parlare di mercato, si torna a giocare con il Milan che si affaccia ad una delle settimane più importanti della stagione.
Si parte sabato con il campionato, contro la Fiorentina che viene annunciata rinvigorita dalla cura Delio Rossi, in una giornata delicata che vede tanti scontri diretti che potrebbero favorire il diavolo in caso di vittoria. Il Napoli affronta la Lazio capolista, i partenopei partono dietro, ad 8 punti dalla sorprendente società capitolina (con una partita in meno) e sembrano avere voglia di riprendere la marcia di inizio stagione, interrotta con qualche passo falso di troppo nelle ultime giornate. La Juve ospita in casa il Palermo di Mangia, pessimo sino ad oggi in trasferta, tanto quanto letale al Barbera, ma con la voglia di sovvertire questo sortilegio che incombe fuori dalla mura amiche. Due match che potrebbero favorire il Milan, qualsiasi risultato al San Paolo in una maniera o nell’altra favorirebbe i rossoneri, una sorpresa dell’imprevedibile compagine rosanero allo Juventus Stadium darebbe una bella mano ad Allegri nella corsa scudetto da farsi anche sulla Vecchia Signora.


Il Milan dovrà comunque battere la nuova Fiorentina di Delio Rossi, squadra vogliosa di rifarsi dopo un inizio di stagione a dir poco zoppicante. Allegri si recherà al Franchi convinto di dover fare bene per confermare quanto di buono fatto vedere nelle ultime uscite, con le 5 vittorie consecutive fra una sosta e l’altra per le Nazionali. Allo stesso tempo, però, il tecnico toscano sarà cosciente che il pensiero dei suoi, almeno in parte, sarà rivolto alla Champions League.
Sì, perché mercoledì c’è il Barcellona, il gigante blaugrana che spaventa il resto della comunità calcistica mondiale. L’appuntamento infrasettimanale in Champions è di quelli che mettono i brividi, lo stadio milanese sarà stracolmo, l’atmosfera sarà a mille, ci si gioca molto di più che il primo posto nel girone, ci si gioca l’onore. L’onore con cui il Milan ha saputo accettare la superiorità blaugrana al Camp Nou, raccogliendo un pari difficile che tanto bene ha fatto al morale di Ibrahimovic e compagni. Ma a San Siro è tutta un’altra storia, già nell’immediato dopogara dell’andata i volti dei campioni rossoneri sembravano molto più fiduciosi, convinti di poter fare male a quella squadra che in molti ritengono invulnerabile.
Al Camp Nou, secondo molti, fu una lezione di calcio per Allegri ed i suoi, lezione che a quanto pare ha fatto bene, visto lo spettacolare Milan di quest’ultimo periodo, capace di andare avanti a colpacci da 4 gol per partita, con un attacco stellare che a tratti appare inarrestabile. Certo è che bisognerà recuperare l’attenzione e l’abnegazione difensiva mostrata nella piuttosto remissiva prova in terra catalana, quando il Milan non attaccò granchè, ma concesse poco o nulla agli alieni spagnoli. Sarà una questione personale per Zlatan Ibrahimovic, l'orgoglio di chi è sempre stato criticato per il suo scarso impatto in Champions, l'onore di chi ha attaccato senza mezzi termini il "nemico" Guardiola, da battere a tutti i costi.
Il Milan è atteso da cinque giorni d’inferno, battere l’orgoglio viola al Franchi e ritrovare l’orgoglio europeo del diavolo mercoledì, la tensione inizia a salire.


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