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...E' contrapposizione vera: è finalmente Milan vs Juve

di Emiliano Cuppone

La notizia di un Silvio Berlusconi sempre più vicino al ritorno sul trono rossonero apre i cuori dei nostalgici del diavolo.
Tanti i ritorni in questi ultimi tempi, dopo quello di un Agnelli a tutti gli effetti alla guida della Juventus, ecco l’annuncio dell’ormai ex presidente del consiglio, avallato dalla figlia Barbara che non vede l’ora di accogliere nuovamente con un ruolo ufficiale il presidente più vincente della storia nell’ambiente Milan.
L’antinomia Milan – Juve riprendere piede, dopo anni in cui la scena italiana è stata dominata dall’Inter morattiana, dopo il terremoto Calciopoli, si torna alla vecchia sfida che ha caratterizzato gli anni ’90 ed i primi del 2000.


La squadra bianconera sembra essere tornata sui livelli che spettano alla “Vecchia Signora”, lo stile concreto e compatto di una squadra che ha sempre fatto del gruppo la sua arma vincente. Il Milan sembra aver ritrovato il gioco frizzante che ha caratterizzato gli anni splendidi dei vari Sacchi, Capello ed Ancelotti, nonché quel “dominio” sul mercato che mancava ormai da tanti anni.
La Juve è davanti, distante solo 2 punti, forte della vittoria nello scontro diretto dello Juventus Stadium, Conte e senatori tengono il profilo basso, fissano l’asticella ad un altezza piuttosto bassa: migliorare i due settimi posti degli scorsi anni. Non è credibile l’allenatore salentino, è ambizioso ed orgoglioso come la Juventus in cui è cresciuto, quella di Marcello Lippi, quella della vittoria in Champions, quella che dominava il campionato italiano e non ha mai digerito quella sconfitta all’Old Trafford del 2003.
I tifosi bianconeri puntano forte sull’orgoglio di una squadra ferita dai tribunali e schiacciata dai recenti risultati. L’orgoglio bianconero non è mai stato sopito, la Vecchia Signora schiarisce la voce e prova ad urlare la propria supremazia nazionale.
Dall’altro lato il Milan campione d’Italia, in corsa in Champions, voglioso di tornare a dominare come aveva saputo fare sotto la guida del proprio presidente, forte di un titolo e di una rosa che si sente forte e si sintetizza nelle risposte “spocchiose” di Zlatan Ibrahimovic.
La pacata gestione di Allegri di fronte all'aggressività ed il dinamismo di Conte, la voglia di riscatto di Pirlo e quella di consacrazione di Ibrahimovic, il cuore di Chiellini e la dirompenza di Boateng, l'orgoglio di Buffon e la classe di Pato.
Milan vs Juve, Berlusconi vs Agnelli, gioco vs grinta. Tante le contrapposizioni di una sfida eterna che si rinnova dopo anni di distanza in favore di questa o di quell’altra squadra, torna il testa a testa fra le società più titolate d’Italia ed il campionato si scalda.


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