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...Da Mister X al Team X: mercato indecifrabile e nessuna certezza

di Emiliano Cuppone

Chi si aspettava i fuochi d’artificio a tinte rossonere dopo la doppia cessione Thiago-Ibra al Psg è rimasto fortemente deluso.
Sono passati giorni dagli annunci dei due top player della premiata ditta Leonardo-Ancelotti, ma non si è visto nessun volto nuovo attraversare il cancello di Milanello (eccezion fatta per il solo Montolivo, arrivato oggi, ma affare già concluso da mesi e quindi ampiamente metabolizzato dalla piazza). Quello che ci siamo sentiti ripetere dai bene informati nei giorni della maxi trattativa è stato che il diavolo avrebbe ceduto per poi avere ampio spazio di manovra nel mercato in entrata, magari non spendendo l’intero bottino di 65 milioni, ma una parte consistente dello stesso. Poi i toni si sono smorzati, Milan attendista, con nessuna voglia di spendere cifre folli, pronto ad aspettare la fine del mercato per sfruttare i saldi di fine stagione e lavorare nel mercato degli scontenti.
I nomi che vengono accostati al diavolo negli ultimi giorni sono diversi, ma si tratta di voci fioche, di sussurri di mercato più che di indiscrezioni vere e proprie. Eccezion fatta per il francese Yanga-Mbiwa, secondo i più l’erede designato di Thiago Silva, gli altri giocatori che sarebbero in orbita Milan non trovano riscontri veri e propri. Si parla con insistenza di Matri per l’attacco, ma alla Juve non sembrano essere così convinti, visto che Destro è andato alla Roma, che l’indiziato numero uno a far posto al Top Player sembra essere Quagliarella, anche se si vocifera di un possibile scambio con l’Inter per Pazzini.
Per il resto suggestioni, mezze sparate che giungono un po’ dappertutto, dall’ultima idea che rimbalza dalla Francia, con quel Robben che viene accostato al diavolo ad ogni sessione di mercato, per non dimenticare la mezza voce legata a Lucas. Spariti totalmente dal radar i nomi di Tevez, Dzeko e Leandro Damiao, subito individuati come il tris d’assi fra cui il diavolo avrebbe pescato la carta del futuro, i primi due blindati (almeno a parole) dal City, l’ultimo dal costo a dir poco elevato.
Si continua a battere la pista Diarra per il centrocampo, ma dal fronte spagnolo non arrivano conferme in merito, di novità vere e proprie non ce ne sono, sembra quasi che il nome venga piazzato di tanto in tanto nelle cronache di mercato più per abitudine che altro. Naturalmente non può mancare l’accostamento a Kakà, pressoché ufficialmente scaricato dal Real Madrid, voglioso di nuove sfide ed affiancato al diavolo più per i pregressi che per una trattativa vera e propria (poi magari arriverà, ma al momento sembra davvero lontano per ingaggio e progetto rossonero).
Ieri è spuntata la tentazione Santon, più che altro accesa dalle dichiarazioni del diretto interessato e da una precedente trattativa che sarebbe stata quantomeno ipotizzata in gennaio.
Voci, nomi, mezze indiscrezioni, ma nulla di concreto (eccezion fatta forse solo per Yanga-Mbiwa che proprio oggi ha lasciato intendere di apprezzare il Milan e che un’offerta ci sarebbe). In via Turati regna il silenzio, l’unica voce che arriva è quella di Ariedo Braida che annuncia Filippo Inzaghi, sì, ma come allenatore degli Allievi Nazionali, ottimo acquisto per lo staff, ma di certo non una notizia per i tifosi del diavolo.
Adriano Galliani tace, non incontra praticamente nessuno (almeno da quanto trapela), non si esprime e non apre nessuno spiraglio che permetta di dare una sbirciata alle strategie di mercato rossonere. Naturale che un centrale di difesa arriverà, per il resto la campagna acquisti (di fatto tutta da imbastire) è un mistero vero e proprio. Siamo passati dal Mister X dello scorso anno, al Team X di questa sessione di mercato, perché il Milan 2012/13 allo stato attuale è un’incognita vera e propria, l’unica cosa che è dato sapere è che secondo il presidente Berlusconi la squadra resterà competitiva, con chi, come e per cosa lo scopriremo solo tifando.

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