MN - Il Milan premia Gabbia: si lavora al rinnovo da alcuni mesi
Il gol vittoria nel derby contro l'Inter è solamente la punta dell'iceberg dell'ascesa di Matteo Gabbia nelle gerarchie rossonere. Oltre alla rete, il centrale classe 1999 ha fornito una prestazione eccellente dal punto di vista difensivo che dimostra come il calciatore nell'ultimo anno, grazie a un percorso molto particolare, sia maturato moltissimo e ora è pronto per prendersi la titolarità con maggiore continuità. E chissà, non solo quella...
Rinnovo-premio
A oggi non è sbagliato dire che Matteo Gabbia è il difensore centrale più forte del Milan, sicuramente il più affidabile e continuo. Una sensazione che in realtà si ha già dal mese di gennaio in avanti. Ed è proprio per questa ragione che il club vuole premiare Matteo con un rinnovo di contratto. Attualmente l'accordo tra il giocatore e la squadra cessa nel 2026: per questo da via Aldo Rossi vogliono giocare d'anticipo e dare a Gabbia ciò che merita, prolungamento e adeguamento dell'ingaggio. Come ha appreso la redazione di MilanNews.it, i discorsi per un rinnovo di contratto vanno già avanti da alcuni mesi, a testimonianza di quanto detto in precedenza sul valore e la crescita di questo giocatore. A oggi Gabbia percepisce uno stipendio di circa 1 milione.
L'ascesa
L'ultimo anno di Matteo Gabbia è stato davvero pazzesco. L'estate scorsa il percorso in rossonero del centrale sembrava ai titoli di coda: ceduto in prestito al Villarreal perchè non c'era spazio nelle gerarchie di Pioli. Poi gli innumerevoli infortuni nel reparto hanno costretto il Milan a richiamare il giocatore a gennaio. Dalla Spagna il numero 46 è tornato trasformato e in seguito lo stesso Matteo confermerà quanto bene gli ha fatto l'esperienza all'estero, quasi come se fosse andato in Erasmus all'Università. Da gennaio dell'anno scorso è il difensore più continuo del Milan ed è cresciuto tantissimo anche a livello di leadership, spesso intervistato a fine gare sa sempre cosa dire senza termini fuori posto. L'immagine del milanismo per lui tifoso rossonero e cresciuto sin da bambino nel settore giovanile.
di Antonio Vitiello