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Milan-Ferrero, dolce illusione di fine settembre: le ultime

di Pietro Mazzara

Il Milan da Berlusconi a Ferrero. Una notizia che ciclicamente torna in auge soprattutto quando la squadra non va bene o è stata al centro di rivoluzioni tecnico-economiche come avvenuto anche in questa estate. Il silenzio mediatico di Berlusconi sulle vicende della squadra, di conseguenza, non fa altro che aumentare le voci su una sua voglia di vendere o addirittura svendere la società. L'edizione odierna di Leggo riporta la notizia che abbiamo voluto approfondire. Giovanni Ferrero, CEO dell’omonima casa dolciaria e 23mo uomo più ricco del pianeta secondo le classifiche di Forbes, secondo quanto verificato da MilanNews.it, non è intenzionato a rilevare il Milan come già aveva dichiarato nel 2010. Il motivo? Molto semplice ai fini economici: non vuole intaccare il patrimonio di famiglia andando a investire in un business che, notoriamente, è un business a perdere. E lui, così come Squinzi, seppur grandi imprenditori dal DNA profondamente milanista, non ha interesse nel versare capitali freschi in un mercato che non gli può portare profitto a livello economico ma solo un ritorno d’immagine. Altro nodo da sciogliere sarebbe quello della valutazione del club. Secondo le stime ufficiali di Forbes, il Milan vale 989 milioni di dollari, poco più di 900 milioni di euro. Berlusconi, qualora volesse cedere il Milan, vorrebbe incassare una cifra di tale portata perché se è vero che le partenze di Ibra e Thiago hanno indebolito la squadra a livello tecnico, il brand e il marchio Milan, paradossalmente, sono cresciuti nell’ultimo anno arrivando ad avere un rating AA+, ovvero lo stesso che può vantare la Bundesliga. Questa è la situazione attuale della vicenda dove per il Milan, non c’è nessuna offerta concreta né di acquisizione del pacchetto di maggioranza né di partecipazione a quote azionarie. Dolci illusioni di una mattina di fine settembre.


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