ESCLUSIVA MN - Visnadi: "Pioli ha fatto scelte fuori dal mondo. Non ne faccio una colpa al club se non vuole spendere 15 mln per un allenatore"
Tempo di bilanci e di processi in casa Milan. Fuori dall'Europa League che era diventato il grande obiettivo stagionale, la squadra ora si ritrova a giocare le ultime sei partite di campionato col morale a terra, aspettando la nuova stagione. Col destino del tecnico Stefano Pioli che appare ormai segnato. Ne abbiamo parlato con la nota firma Gianni Visnadi. In esclusiva per MilanNews.it.
Si aspettava questo Milan?
"Sinceramente no. Ero convinto che il Milan fosse favorito, perché lo ritengo superiore, più forte. Scherzando, ma non troppo, potrei dire che non ho sbagliato io il pronostico, è stato il Milan ad aver sbagliato queste due partite. Roma molto più organizzata".
L'Europa League sembra aver sciolto i dubbi sul futuro di Stefano Pioli
"In cinque anni di Milan è stata fatta tanta propaganda, ma quando uno dei grandi della squadra come Leao viene a mancare e quando Théo non fa qualcosa più della media il Milan è questo. Ricordiamoci che ha perso con l'Inter, con la Juventus, con l'Atalanta, è uscito dalla Coppa Italia ed è uscito dall'Europa League. Ci sono i trombettieri della corte a cui piace ricordare le 7 vittorie di fila, ma vorrei ricordare che le avversarie affrontate non sono minimamente paragonabili al Milan. Come organico, come valore tecnico dei calciatori è molto più forte della Juventus. Poi i calciatori bisogna saperli sfruttare, valorizzare e purtroppo questo Milan non ci è riuscito. Ora tutti puntano adesso il dito contro di lui, io lo facevo già da prima".
Contro la Roma il tecnico sembra essersi incartato da solo
"Sono state fatte delle scelte fuori dal mondo, come Calabria e Théo mediani. Rinunciare a Chukwueze dall'inizio è palesemente un errore".
I giocatori lo seguono ancora?
"Io credo di sì perché quando Pioli ha chiesto a Leao di fare il centravanti lui l'ha fatto, se Théo deve fare il mediano lo fa. Il punto sono le idee che proponi. Guardate la Roma: dicevano che i giocatori non seguivano Mourinho ma non è così. Semplicemente De Rossi propone delle cose diverse".
Da parte della società?
"Mi lascia perplesso il fatto che dopo questa eliminazione non ci sia uno come Ibra che dica una parola, che ci metta la faccia, che spieghi qualcosa. Aspetteranno il derby? E dopo?"
Quale profilo sarebbe l'ideale per il Milan?
"Un allenatore esperto, conosciuto e che abbia una pretesa d'ingaggio più in linea con il budget della società. Non ne faccio una colpa a questa proprietà se non vuole spendere 15 milioni per un allenatore. Se non l'ha fatto in passato per i calciatori ci sta che non lo faccia per gli allenatori. Personalmente, ma è più vicino alla Juve, mi piace Thiago Motta".
A oggi i tifosi del Milan hanno un nome chiaro per la successione: Antonio Conte. Ma è davvero un profilo spendibile per il Milan?
" Il tifoso vuole il meglio e pensa che Conte sia il meglio. Sinceramente non mi risulta che Conte abbia questa valanga di richieste in giro per l'Europa e al Milan andrebbe di corsa. Ha allenato sempre e solo grandi squadre. Il vero salto in avanti l'ha fatto fare alla Juventus. All'Inter la strada era già stata tracciata da Spalletti. In Europa non ha mai ottenuto risultati importanti. Pretende molto, sarei sorpreso se questa proprietà facesse un passo verso di lui".
Tra i nomi che circolano anche quello di Lopetegui
"Onestamente non so se sia vera e cosa Lopetegui possa portare al Milan. Penso sia meglio puntare su un tecnico italiano".
Ora il derby, con la paura di vedere l'Inter vincere lo scudetto sotto gli occhi dei tifosi rossoneri
"L'Inter lo scudetto l'ha già vinto. E la partita che contava era con la Roma. Il Milan ha perso gli ultimi cinque derby e tutti contavano più di questo. Quello che il Milan deve evitare sarebbe l'umiliazione, dopo quel che è successo all'andata. Sul fatto che l'Inter possa vincere lo scudetto in casa del Milan è la cosa che pesa di meno".
Un'ultima considerazione: Leao è un campione?
"Detto oggi fa abbastanza sorridere, perché non solo penso che Leao sia fortissimo, ma che sia il più forte giocatore del campionato. Ma gli rimproverano tutto, ad esempio che non fa gol. Come se il valore di un calciatore si misurasse dal numero di gol fatti. Certamente deve fare delle partite migliori e contro la Roma doveva fare come ha fatto col Paris Saint-Germain. Non l'ha fatto perché gioca in una squadra che secondo me non lo valorizza a sufficienza. C'è chi dice: 'Vendiamolo'. Io non lo cederei mai perché è un giocatore decisivo, che ha delle potenzialità che non gli abbiamo visto per intero".