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ESCLUSIVA MN - Serginho: "Thiago rimarrà al Milan. Cerco in Sud America i futuri terzini di questa squadra"

di Pietro Mazzara
Pietro Mazzara

Un nome, una garanzia. Adriano Galliani lo rimpiange ancora, per sua stessa ammissione, ma lui, Sergio Claudio dos Santos in arte Serginho, resterà per sempre nei cuori dei tifosi del Milan per le sgroppate sulla fascia mancina e per essere diventato l’incubo di Javier Zanetti in alcuni derby passati alla storia. Il Concorde è a bordo della MSC Splendida per la crociera rossonera ed ha parlato in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it sia del suo nuovo ruolo che sul tormentone Thiago Silva che sta caratterizzando questi giorni:

Siamo qui con la Champions League. Cosa vuol dire alzarla al cielo?
“Questa è una coppa che chiede grande sacrificio e quando la si alza, è una soddisfazione unica. Io ho avuto la fortuna di arrivare tre volte in finale e di vincerne due. Ogni giocatore sogna, all’inizio della sua carriera, di poter alzare al cielo almeno una volta questa coppa bellissima”.

Che ricordo hai del rigore di Manchester?
“Una grande responsabilità. Credo che sia il momento più difficile di tutti quello di tirare il primo rigore in una finale di Champions League. Per fortuna è andato bene, quello di Istanbul è andato meno bene ma siamo comunque contenti della nostra storia”.

Adesso fai l’osservatore per il Milan in Sud America. Quali sono i ruoli che la società ti ha chiesto di monitorare maggiormente?
“Il mio compito è quello di controllare principalmente il mercato brasiliano che è sempre molto florido e ogni anno escono fuori giocatori nuovi e di tanta qualità. Il mio compito è quello di scovare i talenti anche se, negli ultimi anni, ci sono un po’ di difficoltà. Io osservo e segnalo poi spetta alla società”.

Il Milan era su Indinho, il numero 10 della Seleçao under 17. Cosa ci puoi dire su di lui?
“E’ un giocatore che ha qualità ma ha firmato per un’altra squadra brasiliana perché il papà voleva che rimanesse in Brasile però abbiamo altri giocatori. Abbiamo Mosquito che ha parlato con il Milan. Il papà giocava nel Vasco ed eravamo vicini a prenderlo ma il suo stato da extracomunitario ci ha impedito di prenderlo ed ha firmato con il San Paolo”.

Ci presenti Gabriel, il nuovo terzo portiere del Milan?
“Lui è un portiere che ha fatto un grande mondiale under 20 con la nazionale brasiliana un anno e mezzo fa dove ha fatto molto bene. E’ un giovane di 20 anni. Era il secondo portiere del Cruzeiro ed ha giocato poco in prima squadra ma ha delle qualità importanti e con il lavoro che dovrà fare a Milanello, sicuramente migliorerà nel Milan anche grazie alla tradizione italiana dei portieri e gli auguro di raggiungere i livelli che aveva raggiunto Dida”.

Cosa pensi del tormentone Thiago Silva?
“Thiago è un giocatore che ha un’importanza enorme. Io gli auguro e spero che possa fare la stessa carriera che hanno fatto Baresi e Maldini al Milan. Lui è un campione. Sappiamo che è molto richiesto da squadre importanti ma lui si trova molto bene nel Milan, la sua famiglia si trova molto bene a Milano. Certo, è difficile, in questo momento difficile dal punto di vista economico, rifiutare le offerte che ti vengono fatte ma la società sa bene cosa fare e credo che rimarrà a lungo qui”.

Infine, c’è un nuovo Serginho in giro per il mondo?
“Oggi il mercato dei terzini, sia destri che mancini, è un mercato molto difficile sia in Italia, sia in Brasile che nel resto del Mondo. Ecco, ti posso dire che la società mi ha chiesto di provare a scovare giocatori con quelle che erano le mie caratteristiche anche se il nuovo Serginho, al momento, non l’ho trovato. Spero, con i miei viaggi in giro per il Sud America, di poter trovare un giocatore che possa fare al caso del Milan con quelle caratteristiche”.


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