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ESCLUSIVA MN - Serafini: "Boa e Binho decisivi nel Milan 2011. Per Keita credo sia già fatta"

di Vincenzo Vasta

La redazione di MilanNews.it, ha contattato in esclusiva Luca Serafini. Con il noto giornalista di Mediaset e nostro editorialista, abbiamo tratto un bilancio dell'anno rossonero. 

Il Milan ha chiuso il 2011 non in un ottimo stato di forma. Credi che la mini preparazione a Dubai possa essere rigenerante?
“Si, penso che sarà essenziale, sia il giusto riposo che il lavoro a Dubai. Il Milan è partito male, con diversi infortunati e pochi punti, poi ha svolto un grande lavoro. Ora è arrivato stanco alle ultime partite ma sono comunque arrivati sette punti. Chiude comunque l’anno in testa al campionato, così come all’inizio di questo 2011”.

I rossoneri hanno decisamente cambiato marcia dopo la sconfitta contro la Juventus ad inizio ottobre. Cosa è cambiato da quel momento?
“Credo che al causa principale fossero i diversi infortunati, perché comunque Allegri non poteva far rifiatare nessuno. Bisogna però dire che ha fatto a meno di tantissimi giocatori per molto tempo, basti pensare a Gattuso, ora a Cassano, a tratti Pato”.

Nelle ultime partite, qualcuno ha visto un Ibrahimovic un po’ più nervoso. Concordi?
“Io direi che più che nervoso era stanco, sta facendo la sua migliore stagione, come impegno, come leadership e come gol. Sta dando il suo contribuito importante anche in Champions League e molto dipenderà da lui”.

Vediamo di fare chiarezza anche sul mercato rossonero. Il primo nome sulla lista è Carlitos Tevez…
“Credo che i rossoneri non si siano sbilanciati mai così tanto per una trattativa. Braida parla poco, ma quando parla le sue parole hanno un certo peso ed ha detto che l’incontro con il City era andato bene, quindi… Io penso che Tevez sia un grande giocatore e che possa essere davvero lui l’uomo giusto per il Milan, visto che in Inghilterra, prima di litigare con Mancini era titolare fisso a dispetto di altri grandi attaccanti”.

Altro nome, quello di Keita. Che ne pensi?
“Credo che sia praticamente fatta per lui, è vero che ha quasi 32 anni, ma il Milan non riesce a puntare totalmente sui giovani giustamente. Perché ha già in rosa Pato o altri ragazzi che sono giovanissimi. E’ normale che i rossoneri puntino su giocatori affermati, come ha fatto a gennaio con van Bommel”.

Qual è stato il momento più bello del 2011 per i rossoneri?
“Uno dei momenti chiave è stata la partita di Brescia, lì si è avuta la sensazione che il Milan avesse vinto il campionato. Ovviamente i momenti più belli sono quelli di Roma e Pechino…”.

Chi, invece, l’uomo decisivo di questo Milan?
“Ovviamente viene da dire Ibrahimovic, ma il Milan ha continuato a vincere anche in sua assenza, quindi direi Robinho e Boateng”.


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