.

ESCLUSIVA MN - Ricci (Radio 24): "Milan, punta su Nzola. Kamada buon giocatore, ma è l'ennesima scommessa"

di Redazione MilanNews

L’imminente sfida contro la Juventus e l’estate rovente del Milan, tra presente e futuro. In merito a ciò, la nostra redazione ha contattato telefonicamente in esclusiva Dario Ricci, inviato e speaker di Radio 24. Ecco le sue parole: 

Che tipo di match prospetti contro la Juve?

“Mi aspetto una partita con una Juve ancora disorientata e un Milan più focalizzato sugli obiettivi. Il Milan punta, mediante il successo a Torino, a dare solidità a un’annata complessa e difficile. Nonostante tutto, i rossoneri partono favoriti: dal punto di vista dell’organizzazione del gioco, hanno qualcosa in più. È palese”.

In caso di mancata qualificazione in Champions, la stagione di Juventus e Milan sarebbe da giudicarsi fallimentare? 

“La qualificazione in Champions è determinante per qualsiasi top club come Juve e Milan. La stagione dei bianconeri è fallimentare, nonostante le penalizzazioni. Quanto visto in campo è davvero troppo poco e mi sembra ci siano crepe nello spogliatoio insanabili. Il Milan invece ha avuto pochissimo dal mercato estivo. Nonostante ciò, ha disputato una semifinale di Champions, un grande risultato. È importante però che i rossoneri partecipino alle prossima edizioni della Champions. Altrimenti il giudizio sarebbe negativo”.

Il tuo giudizio su Kamada? 

“Kamada è un buonissimo giocatore, ma è l’ennesima scommessa. Il Milan deve cominciare a vincerle. Non deve essere l’ennesimo De Ketelaere, tanto per intenderci. Non a tutti, in un grande club come il Milan, vengono concesse chissà quante possibilità”.

Lungo quali direttrici dovrebbe orientarsi il mercato rossonero? 

“Serve un centravanti. In questo momento occorre più un interprete in questo ruolo rispetto a Zaniolo, tanto per intenderci. Io punterei su N’Zola dello Spezia. Ha qualità e mi sembra un buonissimo giocatore, con variabili tecniche interessanti. Il problema davanti è serio: Giroud è stato spremuto, considerando anche il Mondiale in mezzo. E poi ho un’altra impressione…”.

Ovvero? 

“Bisogna impolpare il centrocampo. I rossoneri non hanno mai realmente sostituto Kessie e ne hanno risentito in questa stagione. In più c’è l’infortunio di Bennacer, che è una gravissima tegola”.

Quale futuro immagini per Ibra? 

“Forse non lo sa nemmeno lui. Ed è questo il problema maggiormente preoccupante. Ha esplorato varie strade, tra cui quella dello show-buisness, ma non mi sembra chissà quanto convinto anche su quel fronte. Deve rendersi conto lui stesso che è ora di lasciare il campo e studiare con lo stesso impegno che aveva da calciatore per che cosa vuole fare dopo. Il dirigente? Difficile imparare a farlo in un annetto scarso. Io me lo immagino “alla Kobe Bryant”: sarebbe bello si aprisse una sua accademia personale in cui impartisce lezioni di mental-coach in campo sportivo. Del resto lo sta già facendo. Ma per il Milan”.


Altre notizie
PUBBLICITÀ