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ESCLUSIVA MN - Ravezzani: "Berlusconi ha sbagliato a fermare la cessione di Pato. Sul brasiliano servono i professionisti giusti. Meglio rivederlo a settembre"

di Gaetano Mocciaro

In esclusiva per MilanNews il direttore dello sport di Telelombardia, Fabio Ravezzani, si sofferma sul caso Pato. Il brasiliano, dopo l'ennesimo infortunio rimediato preoccupa sempre di più tifosi e staff rossonero.

Fabio Ravezzani, archiviata l’eliminazione dal Milan in Champions si rimane con un dubbio: cos’ha Pato?

“L’opinione mia è relativa, il problema è che l’opinione non ce l’hanno neanche i medici. Un sacco di volte hanno detto che era guarito e invece così non è stato, non si spiegavano come mai si facesse male solo a San Siro, poi sono tornati a dire “abbiamo capito tutto, ecco la soluzione” e vediamo Pato farsi male in un campo che non è San Siro. Il Milan non ha trovato sul caso gli esperti giusti perché non si spiega che nel 2012 non si trovi una soluzione su un caso anche se molto difficile come quello di Pato e non è possibile che uno come Meesermann arrivi a dire che non si riesce a capire di cosa si tratti”.

Possiamo pensare che il Milan abbia voluto cedere a gennaio del giocatore proprio per questi problemi fisici?

“Allora la situazione di Pato non era a livelli così allarmanti. Evidentemente si sospettava che il ragazzo fosse molto fragile, ma non fino a questo punto e il Paris Saint-Germain oggi come oggi non ci penserebbe più minimamente a comprarlo. Berlusconi ha fatto malissimo a bloccare la trattativa e adesso al Milan non rimane che un oggetto misterioso il cui valore è sceso da 25 milioni a zero o quasi”.

Che lei ricordi ci sono stati casi analoghi?

“Non direi, l’unico è Karl-Heinz Rummenigge che nel pieno dell’attività fisica era soggetto a numerosi infortuni, ma un giovane così pieno di problemi muscolari non mi viene in mente. Si dice che possa essere anche una questione psicologica, non so. Qualunque cosa sia c’è stato un errore di valutazione: da un lato poi c’è stato questo sviluppo fisico spaventoso e si è lavorato in più sull’irrobustimento. In 4 anni il problema si è aggravato e non capisco come non se ne siano accorti”.

Il caso Pato porterà a intervenire a giugno sul mercato, magari accelerando la trattativa Tevez?

“Tevez costa soldi e non pochi, immagino sui 20 milioni. E un conto era investirli sapendo che dall’altra parte prendevi i soldi di Pato e con quello che avanzava pagavi l’ingaggio all’argentino, ma per spendere così tutti questi soldi non mi stupirei se il Milan provasse a recuperare il brasiliano, magari lasciandolo ai box per 3-4 mesi e ripresentarlo a settembre. Bisogna essere pragmatici: non basta mandarlo 3 giorni in America e pensare di risolvere così la cosa. Qui c’è da rifare tutto e rivolgersi ai professionisti giusti, che sia nella preparazione atletica che nella parte medica il Milan non ha trovato”.

Lei crede nel recupero di Pato?

“Non si può non credere nel recupero di un ragazzo che ha soli 22 anni”.


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