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ESCLUSIVA MN - Pizzul: "Barcellona, che ricordi per il Milan! Questa può essere la serata di Boateng"

di Gaetano Mocciaro

Barcellona è storicamente legata ai grandi successi del Milan: 1989 al Camp Nou i rossoneri tornarono a vincere la Coppa dei Campioni dopo vent'anni; nel 1994 sempre all'atto finale della più importante competizione continentale la squadra allora allenata da Fabio Capello annientò il grande Barcellona di Romario e Stoichkov, allenato da Johann Cruyff. A prestare la voce in entrambi i successi rossoneri fu Bruno Pizzul, che ricorda le due serate magiche e si proietta a quella di stasera. In esclusiva per MilanNews.

Bruno Pizzul, è ottimista per la partita di stasera?

“Ottimista forse è un termine eccessivo, diciamo che il Milan è in partita. L’avversario è quello di grande valore e le condizioni ambientali saranno favorevoli al Barcellona. Tuttavia i rossoneri possono giocarsela, sebbene non siano favoriti. La squadra di Allegri dovrà fare gol quanto prima e cercare di giocare in copertura. Sarà una finale vera e propria, considerato che lo 0-0 dell’andata ha reso questa partita alla stregua di una gara secca”.

Dove può essere la chiave decisiva per il Milan?

“Innanzitutto bisognerà vedere come verrà utilizzato Ibrahimovic, se in una posizione vicina o lontana dalla porta. Se Ibra farà l’ispiratore della manovra allora potrà essere Boateng l’uomo da cui potrebbero venire gli spunti decisivi”.

Lei ha commentato due partite storiche per il Milan, che hanno avuto come filo conduttore Barcellona. La prima nel 1989 al Camp Nou, finale di Coppa dei Campioni contro lo Steaua Bucarest

“Una serata splendida e la soddisfazione di vedere una squadra italiana tornare a vincere nella massima competizione europea dopo tanto tempo. Ricordo di aver maturato quella sera una sensazione strana: raramente mi era capitato di vedere uno stadio completamente schierato da una parte perché, sebbene ci fosse un numero enorme di tifosi milanisti accorsi anche i tifosi di Barcellona tenevano per i rossoneri, sia perché si erano legati al dito la sconfitta proprio contro lo Steaua di tre anni prima in finale di Coppa dei Campioni, sia come debito di riconoscenza nei confronti del Milan per aver eliminato in semifinale lo storico nemico Real Madrid, evitando così di ospitare nella finalissima le merengues”.

Poi, nel 1994, ad Atene, la finale Barcellona-Milan, che sulla carta non aveva storia

“Vero, ricordo che il Barcellona era strafavorito e che il tecnico di allora Cruyff aveva fatto dichiarazioni ultimative nei confronti del Milan. I rossoneri, però, sciorinarono una partita incredibile con un gioco di squadra notevole ma soprattutto grazie alla vena di Dejan Savicevic, che quella sera fu straordinario”.

Vede delle analogie fra quella serata di Atene e questa sfida?

“Senz’altro il fatto che come allora il Barcellona è favorito e che il Milan deve sistemare la difesa. Oggi non c’è Thiago Silva, nel 1994 mancavano Costacurta e Baresi. Tutti pensavano che non ci sarebbe stata partita, il Barça sembrava troppo superiore. E infatti non ci fu partita, ma nel senso che fu il Milan a spazzar via il Barcellona. Qualcosa di incredibile”.


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