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ESCLUSIVA MN - Pavlovic lanciato da un ex Serie A: "Non ha paura di nulla, non l'avrà nemmeno di San Siro"

di Gaetano Mocciaro

Strahinja Pavlovic è a un passo dal diventare un giocatore del Milan. Colpo per presente e per il futuro considerando la carta d'identità del serbo che ha solo 22 anni. Ma che ha già alle spalle molte partite da professionista. Già titolare a 18 anni, è stato lanciato in una delle grandi del calcio serbo come il Partizan, da una vecchia conoscenza del calcio italiano: Zoran Mirkovic. Proprio il tecnico, ex giocatore di Atalanta e Juventus, ci parla del futuro centrale rossonero in esclusiva per MilanNews.it.

Zoran Mirkovic, che effetto le fa Pavlovic al Milan?
"È una buona cosa sia per lui e per il Milan. Ragazzo di grande talento, lo feci esordire che aveva 18 anni. Pensi che la sua seconda partita in assoluto è stata contro lo Stella Rossa, in trasferta. E ha giocato anche allora senza paura".

Che giocatore è?
"Ha la testa giusta, un carattere vincente. Ha un gran fisico, è forte fisicamente, bravo nel gioco aereo e veloce".

Lo step in Italia è quello giusto?
"In Italia migliorerà sicuramente, perché il calcio italiano ti forma tatticamente. Sarà uno step importante per lui e anche per il bene della nazionale serba, che avrà un difensore più completo".

Come è nata la decisione di lanciarlo in prima squadra?
"In Serbia è più semplice lanciare i giovani. Il Partizan poi ha un settore giovanile molto buono. Vidi la squadra Primavera e mi colpì molto, decisi quindi di portarlo in prima squadra assieme a un altro ragazzo. Durante la sosta invernale gli facevo giocare le amichevoli, poi a gennaio è salito direttamente in prima squadra e l'ho buttato nella mischia. E lui ha continuato a giocare con la stessa sicurezza, come nulla fosse".

Cosa l'aveva colpita di lui all'epoca?
"La testa è quella che fa la differenza. Voleva fare le cose per bene, mi piacque il modo in cui si presentò e non ho avuto dubbi a lanciarlo, tra virgolette, nel fuoco. Perché il derby di Belgrado è un test davvero importante ma lui marcò benissimo l'attaccante loro (Boakye)".

Chi ha fatto l'affare?
"Il Milan ha fatto un grande affare, sono sicuro che Pavlovic farà molto bene. Non ha paura di niente, non la avrà nemmeno di San Siro. E anche il ragazzo farà un affare a trasferirsi al Milan".

Che consiglio si sente di dargli?
"Lui è ancora giovane, ma nonostante tutto ha giocato grandi partite. Ha già alle spalle un Europeo e un Mondiale, oltre ad alcune partite di Champions League. È preparato per uno step più importante. L'unico consiglio che gli posso dare è di continuare a lavorare come ha sempre fatto. Ascoltare l'allenatore per migliorarsi tatticamente perché in Italia si gioca in un modo un po' diverso rispetto alla Francia e all'Austria".

La Serbia vanta una grande generazione di difensori come Sinisa Mihajlovic, Branislav Ivanovic e Nemanja Vidic. Può arrivare a quel livello?
"Penso di sì. Se devo fare un accostamento direi che è più vicino a Vidic, perché ha forza, carattere e personalità. Vuole vincere dappertutto".
 


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