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ESCLUSIVA MN - Padovan: "Fonseca non mi convince. Zirkzee? Giusto non pagare 'tangenti'"

di Gaetano Mocciaro

Con la conferenza stampa di Zlatan Ibrahimovic e l'annuncio di Paulo Fonseca come nuovo allenatore entriamo di fatto nella stagione 2024/25. Ai microfoni di MilanNews.it, il noto giornalista Giancarlo Padovan ci dice la sua.

Giancarlo Padovan, inizia l'era Fonseca. La convince questa scelta?
"Non mi convince affatto e tanto valeva a quel punto tenere Pioli, che ha vinto e fatto vedere un gioco migliore di quello di Fonseca. Nel cambio il Milan ci perde, Fonseca non è da Milan, non ha mai giocato a livelli tali da rubare l'occhio. Ha vinto allo Shakhtar dove hanno vinto anche gli altri allenatori, come Lucescu e De Zerbi, a Roma ha fallito miseramente, è andato in Francia e ha mancato la qualificazione diretta in Champions. Davanti a tutto questo mi chiedo: perché Fonseca? Mi viene da pensare che costi poco, ma anche in questo caso ce ne sono tanti che costano poco. Per i precedenti lo boccio su tutta la linea".

Conte era il salvatore della patria invocato dai tifosi, ma smentito da Ibra...
"Conte l'ha incontrato due volte, voleva cambiare troppi giocatori ed è la ragione per cui non è stato preso. Il Milan vuole risparmiare come tutte le società che vogliono essere sostenibili".

De Zerbi è un altro nome gradito alla piazza, ma destinato a Marsiglia. Occasione persa?
"Era un profilo da valutare e magari è stato valutato. Poteva andare bene per quello che ha fatto a Brighton. Un nome sicuramente spendibile".

Quali altri profili avrebbero potuto fare al caso del Milan?
"Secondo me era spendibile anche Sarri a dispetto di ciò che si dice, ossia che sia un rustico, greve grezzo e a volte maleducato. Ma è un allenatore che sa, che conosce, ha padronanza delle lingue straniere e ha avuto un'esperienza favorevole all'estero alla guida del Chelsea. Ha vinto comunque uno scudetto con la Juve in una situazione difficilissima e secondo me er un allenatore che si aspettava di essere chiamato dal Milan, perché ha i principi di gioco del tanto detestato Pioli che i giochisti apprezzavano molto".

Che impressioni ha dell'Ibrahimovic dirigente?
"Mi pare che il ruolo gli sia scomodo. Non può ottemperare il suo carattere con quello che è il compito di un dirigente".

Sui big ha detto che resteranno tutti: Maignan, Théo e Leao
"Ha azzardato molto dicendolo, ma se vera è un'affermazione importante che significa che il Milan non vuole smembrare la squadra ma ripartire da una buona base di giocatori".

Non si è sbilanciato su Zirkzee
"Buonissimo giocatore che farebbe al caso del Milan. Con lui credeo che Leao potrebbe esplondere. Ma ha detto bene Ibrahimovic: non bisogna fare beneficenza e Ibra definendo così le commissioni è stato pure tiepido. Io ad esempio le chiamerei 'tangenti'. E i procuratori non hanno bisogno di tangenti per quello che guadagnano, è ora di finirla. Il Milan già in passato ha rinunciato a dei giocatori per le commissioni e fa bene a ribadire la sua linea". 
 


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