ESCLUSIVA MN - Ordine: "Mi chiedo se c'è sintonia tra il calcio che vuole Fonseca e la disponibilità del gruppo"
Intervenuto ai microfoni di MilanNews.it, il noto giornalista Franco Ordine commenta le prime uscite della squadra di Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese è già sul banco degli imputati non solo per il punto conquistato in due partite, ma per due prestazioni fin qui ampiamente al di sotto delle aspettative.
Franco Ordine, ti aspettavi questa prestazione a Parma?
"È evidente che non me l'aspettavo. Per due motivi: intanto per un pre-campionato molto incoraggiante. E poi perché mi immaginavo che, dopo gli errori clamorosi dal punto di vista dell'organizzazione difensiva visti contro il Torino, ci sarebbe stata l'occasione in settimana di riordinare le idee e mettere a posto le cose, soprattutto le intese".
Cosa che evidentemente non è avvenuta
"Anche il Napoli ha sbagliato all'esordio, prendendo tre pappine dal Verona ma la settimana dopo, alla seconda partita, non ha sbagliato. Questo vuol dire che Conte si è fatto sentire, capire e ha ottenuto il cambio di marcia".
Credi che Fonseca non sia stato in grado di farsi sentire dallo spogliatoio?
"Non dico che non sia stato in grado perché un professionista del genere va rispettato. Dico che non è stato ascoltato in maniera immediata".
Il tecnico è il primo che sale sul banco degli imputati. Ma è davvero lui il problema di questo Milan?
"Se pensiamo che il problema sia solo Fonseca abbiamo sbagliato l'analisi. Il punto vero è: c'è sintonia assoluta tra il calcio che vuole realizzare Fonseca e la disponibilità del gruppo squadra?".
Da giocatori considerati come leader tecnici e non solo ci si aspettava di più
"Contesto la negatività dei giudizi sul conto di Leao. Sta diventando una sorta di capro espiatorio, quando ha fatto cose in partita che potevano portare altri risultati".
Mancano quattro giorni alla fine del mercato. Pensi che sia necessario intervenire ancora?
"Contesto ferocemente chi pensa che il Milan abbia fatto un cattivo mercato, perché i 4 acquisti sono tutti di qualità. E contesto chi dice che il Milan abbia bisogno di un quarto centravanti, quando ha già Morata, Jovic e Okafor".
Dove intervenire allora?
"Il punto sta nella strategia di gioco. Se il Milan di Pioli chiude la stagione con 99 gol fatti e 59 subiti è evidente che devi concentrarti sulla fase difensiva. E se tu prendi dei cambi campo così e dei contropiedi così c'è qualcosa che non va".
Fonseca ha fatto mea culpa dopo Parma, parlando anche di errori collettivi e individuali
"Se c'è condivisione e ci sono motivazioni feroci, dopo una sbandata devi rimetterti sulla strada maestra mentre il Milan ha continuato a sbandare".
E pensare che nel pre-campionato sono stati battuti Manchester City, Real Madrid e Barcellona. Come è possibile cambiare così velocemente?
"Una sola spiegazione razionale: nel pre-campionato c'erano giocatori arrivati dal primo giorno, che non erano sicuri di giocare. Non c'erano i nazionali né i nuovi acquisti, chi era presenta aveva grandissima motivazione. Ne segnalo due: Saelemaekers e Chukwueze".
Fonseca non era stato accolto propriamente con entusiasmo tra i tifosi. Era necessario per lui ottenere punti, possibilmente convincendo. Sta avvenendo il contrario
"È ancora più preoccupante lo scenario davanti. Se non dovesse andare bene nemmeno contro la Lazio il quadro diventerebbe allarmante".
Fonseca è già a rischio?
"Sarebbe molto grave se lo fosse. Vorrebbe dire mettere in discussione dopo sole tre settimane una scelta fatta un mese e mezzo fa".
Quanto tempo gli verrà dato ancora?
"Tempo non ne ha, è già scaduto a Parma".
Ricordi inizi di stagione così complicati?
"Quello di Giampaolo ma anche qualche altro inizio stagione ad handicap c'è stato ma c'era grande fiducia nella guida tecnica di rimettere la squadra sul giusto binario".
Come valuti il ruolo di Ibrahimovic e il suo operato?
"Ibra mi è piaciuto per come si è presentato e ha gestito l'ingresso nel suo ruolo. Quel che deve capire è l'aspetto della comunicazione: non è più Ibra il campione ma è Ibra il dirigente. Non dico che debba chiudere i social ma essere più accorto sì".