ESCLUSIVA MN - Nocerino: "Con Ibra finirà la pacchia in allenamento. Il suo ritorno è un bene per tutto il Milan"
La strana coppia della stagione 2011-12 è stata quella composta da Zlatan Ibrahimovic e Antonio Nocerino, con il centrocampista campano che realizzò ben 11 gol stagionali, molti dei quali sfruttando l'intesa che si era creata proprio con il campione svedese. Ibra, da domani, tornerà ad essere un giocatore rossonero e di questo ritorno abbiamo parlato proprio con il Noce, che da Orlando ha applaudito al come back di Zlatan a Milanello. Ecco le sue parole a MilanNews.it.
Nocerino, alla fine si è parlato tanto del ritorno di Ibrahimovic che alla fine è tornato. Contento?
“Si, sono contento perché Ibra ha sempre dimostrato amore verso la città e la squadra. Onestamente era quello che serviva al Milan, perché Zlatan è un campione, porta personalità e potrà essere una guida per i ragazzi giovani che ci sono in squadra”.
Molti ex giocatori del Milan hanno applaudito al ritorno di Ibra, mentre la critica si è un po’ divisa. Cosa ne pensa?
“In Italia è facile criticare. Alla fine, anche Cristiano Ronaldo è stato criticato. Non scherziamo. Qui si parla di campioni, non di giocatori normali. Io penso che bisogna andarci piano. I fuoriclasse fanno solo bene e ad avercene di giocatori così. I campioni sono fondamentali, sia per le squadre che li prendono sia per il movimento calcistico italiano”.
Non è che gli ha scritto chiedendogli di portarla con lui al Milan?
“Nono, non gli ho scritto per portarmi con lui (ride). Ci sono giocatori bravi, però in tanti mi stanno chiedendo di riformare quella coppia che ha fatto così bene. Io ci rido sopra, ma il fatto che in tanti mi abbiano scritto chiedendomi se tornavo anche io mi fa capire che sono rimasto nel cuore della gente e questo, per me, è motivo di grande orgoglio”.
Quale giocatore potrà godere di più del modo di giocare di Zlatan?
“Spero che in tanti possano sfruttare Ibra. Lo spero con tutto il cuore. Quando Zlatan ha la palla, intorno ha bisogno di giocatori di gamba, che si buttino nello spazio e che attacchino la profondità. Chi farà questo, beneficerà dei suoi assist, del suo aprire lo spazio. Perché quando gioca, lo prendono in due e ci sarà maggior libertà per gli altri”.
Cosa porterà Ibrahimovic in uno spogliatoio giovane e con poca attitudine alla vittoria?
“In primis porterà la sua grande mentalità. È uno che pretende tanto. Con Zlatan li dentro, non si scherza più. In allenamento non ci sarà spazio per sgarrare o per abbassare il ritmo, perché lui vuole vincere sempre, anche le partitelle a tema o di fine allenamento. I giocatori dovranno dare il 300%. Ha una mentalità impressionante, vuole alzare l’asticella, sua e dei compagni. E se lo ascolti e capisci quello che lui fa realmente, ti fa dare quel qualcosa in più. Perché se lo fa lui a 38 anni, lo devono poter fare anche ragazzi che hanno 10-15 anni in meno di lui”.
Si sbilanci, quanti gol farà entro la fine del campionato?
“Non lo so, però i gol e gli assist li farà. Facciamo che tra tre settimane, mi sbilancio di più. Avrà un grande impatto su tutto l’ambiente Milan, come si sta già vedendo in questi giorni. E questo può essere solo un bene”.