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ESCLUSIVA MN - Milosevic su Pavlovic: "A 18 anni non aveva paura di niente e nessuno. Diventerà forte come Stam, è sicuro"

di Gaetano Mocciaro

Strahinja Pavlovic è fin qui la vera nota positiva del Milan dopo le prime tre giornate di campionato. Per conoscerlo meglio abbiamo contattato Savo Milosevic, vecchia conoscenza della Serie A che ha valorizzato proprio il centrale difensivo al Partizan, impiegandolo con continuità nonostante la giovane età. In esclusiva per MilanNews.it

51 presenze al Partizan sotto la gestione Milosevic, è il tecnico che l'ha impiegato di più ed era solo una giovane promessa. Che effetto le fa vederlo al Milan? 
"Ho creduto sin da subito in questo ragazzo. Quand'era al Partizan e aveva 18 anni non mi facevo problemi a lanciarlo dal primo minuto. Lo pensavo allora come oggi: diventerà un grande giocatore".

Fin qui è stato la nota positiva dei rossoneri, dopo sole tre partite di campionato
"Ha forza fisica e velocità nonostante la stazza. Non ha paura di niente e di nessuno. Non ce l'aveva a 18 anni, figurarsi ora. Non è una sorpresa vederlo al Milan, mi sorprende semmai l'inizio di campionato dei rossoneri".

Cosa le piace di più di Pavlovic?
"Il carattere fortissimo, la grande personalità. Per lui un nuovo club o un nuovo paese non cambia nulla, gioca con la stessa sicurezza che aveva al Partizan. Ed esce dal campo sempre dopo aver dato il 120%, questa per me è una qualità enorme".

Un consiglio?
"Deve imparare tatticamente, non c'è dubbio, perché il calcio italiano è diverso che altrove. E sono sicuro che imparerà velocemente perché è un ragazzo che non si ferma mai. La sua scelta di andare in Italia è stata ottima".

Che rapporto ha con Strahinja?
"Ogni tanto ci sentiamo ancora, mi chiama per sapere come va. Sono andato anche a vederlo a Salisburgo sei mesi fa. Mi aveva chiesto anche del Milan".

Viene paragonato a Stam, anche per somiglianza fisica. Crede che possa ripercorrere la stessa carriera?
"Sicuro, al 100%".

Un aneddoto?
"Era della Lazio, praticamente. A un certo punto il direttore mi chiama e mi fa: non si fa il contratto perché è stato trovato un problema al cuore, quindi non ha superato le visite mediche. È atterrato all'aeroporto di Belgrado alle 16. Mezz'ora dopo era al campo d'allenamento del Partizan, come nulla fosse. Non ci potevo credere nemmeno io, perché un trasferimento così importante che è sfumato così in condizioni normali sarebbe traumatico per un giovane calciatore, soprattutto perché gli avevano detto che aveva un problema al cuore. Insomma, una cosa forte. Lui come niente fosse era già concentrato sul Partizan ad allenarsi".

Consigli per gli acquisti. In un'intervista di un paio di anni fa suggerì proprio il nome di Pavlovic (qui l'intervista). Oggi quale talento serbo si sente di suggerire?
"C'è sempre qualcuno, la Serbia è piena di talenti. Ma devo essere onesto, all'orizzonte come Pavlovic non ne vedo".
 


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