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ESCLUSIVA MN - Milan, finalmente è arrivato Fofana. Pauluzzi (L'Equipe): "È l'uomo giusto. Un finto giovane che ha enorme esperienza"

di Gaetano Mocciaro

Il Milan, dopo un lungo inseguimento, è riuscito finalmente a mettere le mani su Youssouf Fofana. Ai microfoni di MilanNews.it il collega Valentin Pauluzzi de L'Equipe ci parla del centrocampista della nazionale francese, in attesa che arrivi finalmente il suo esordio in rossonero:

C'è molta curiosità in casa Milan per Fofana. Credi che sia l'uomo giusto per risolvere i problemi del centrocampo del Milan?
"Sì, è l'uomo giusto anche perché raramente ho visto un acquisto così mirato, che corrisponde alle lacune della squadra peraltro messe in evidenza pubblicamente dall'allenatore".

Che impressioni hai avuto dalla sua conferenza stampa di presentazione?
"Devo dire che mi ha fatto un'ottima impressione. Grande proprietà di linguaggio, educazione, serenità e anche le risposte non erano banali. Bella anche la sua presentazione a San Siro, pacato il giusto. Un ragazzo con la testa sulle spalle e questo è un buon inizio".

Quali sono le caratteristiche che ti colpiscono maggiormente di Fofana?
"Scuola francese, dà garanzie dal punto di vista fisico e tecnico. Per quanto sia dedicato maggiormente nella fase difensiva è uno che nella nazionale francese, pur giocando spezzoni di gara, ha segnato 3 gol. Quindi fa anche la differenza nell'area di rigore avversaria. Ed è un finto giovane, nel senso che ha 25 anni ma ha già disputato oltre 200 partite tra i professionisti, quindi ha esperienza".

Credi che la valutazione di 20 milioni (più bonus) per un giocatore comunque a scadenza sia adeguata? È così difficile trovare giocatori con queste caratteristiche?
"Penso di sì, questi sono i numeri e parliamo di uno che frequenta la nazionale francese fisso da 3-4 anni. Che è la quarta scelta a centrocampo di Deschamps, che ha giocato una finale dei Mondiali, una semifinale titolare. Quindi più che un discorso di caratteristiche ne farei un discorso di valore".

A parametro zero c'è ancora Adrien Rabiot. Credi che possa essere un giusto rinforzo per Paulo Fonseca? 
"Sinceramente è dura, perché il Milan ha tanti centrocampisti in rosa e prima di pensare a Rabiot bisogna pensare alle uscite. E parliamo di giocatori che hanno fatto bene, o di giocatori che sono stati presi troppo presto e sarebbe complicato venderli. Quindi faccio fatica a immaginare Rabiot al Milan ma certo lui per caratteristiche e prestazioni non si discute. Del resto è titolare della nazionale francese".

La colonia francese è sempre la più folta, tuttavia Kalulu è andato Juventus. Come valuti questa operazione?
"È stato valorizzato il giusto, è stato frenato purtroppo dagli infortuni nelle ultime due stagioni e quindi anche per questioni di bilancio una cessione ci sta, nonostante sia stato un elemento molto prezioso che copriva tutti i ruoli in difesa. Ora va da un ottimo insegnante di calcio come Thiago Motta, in una Juve dove c'è concorrenza ma Pierre non ha niente da invidiare a nessuno. La sua scelta è stata intelligente, perché rimane in Serie A e ci metterà poco ad ambientarsi".

Che impressioni hai avuto dal Milan alla sua prima uscita?
"L'ennesima riprova che il calcio estivo è una cosa e le competizioni ufficiali un'altra. Il Milan veniva da una tournée dove ha battuto le squadre migliori d'Europa e ora soffre col Torino. A parte che mancavano dei titolari, i nuovi acquisti mi tengo la reazione degli ultimi 20 minuti e per poco il Milan non ribaltava la partita".

Al netto degli ultimi giorni di mercato dove collocheresti il Milan nella griglia di partenza?
"Per L'Equipe ho fatto la classifica dei favoriti, mettendo 5 stelle all'Inter in quanto favorita, seguita dal Milan con 3 stelle. Due stelle di differenza per quel che si è visto lo scorso campionato. E poi l'Inter non ha dato via nessuno, ha completato l'organico e ha il vantaggio psicologico degli ultimi 6 derby vinti. Devo dire che nemmeno il Milan ha venduto i titolari, a parte Giroud che è un discorso a parte, ma sta completando benissimo l'organico con degli acquisti mirati. Dico il Milan dietro all'Inter, sì, ma davanti a tutte le altre".
 


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