ESCLUSIVA MN - Krause (Bild): "Milan-Rangnick va avanti da 2 mesi. Non vuole giocatori superiori ai 24 anni"
Per parlare di Ralf Rangnick e scoprire qualcosa in più su questa figura accostata insistentemente al Milan negli ultimi tempi, la redazione di MilanNews.it ha contattato Stefan Krause, giornalista sportivo del quotidiano tedesco Bild. Ecco le sue considerazioni sul coordinatore dell’area tecnica e sportiva del mondo calcistico Red Bull.
Dalla Germania, qual’è l’opinione circa i rinvii delle partite in Italia a causa dell’emergenza Corona Virus?
“In Germania non abbiamo molte persone affette dal CoronaVirus, quindi nessuno potrebbe capire se le autorità cittadine dovessero fermare la Bundesliga. Tuttavia, voi in Italia avete molte persone affette dal virus e il rischio di contagio è alto, quindi in questo senso è uno step corretto quello di chiudere gli stadi ai tifosi.”
Parliamo di Rangnick: molti danno l’allenatore tedesco al Milan come un affare fatto. Può dirci qualcosa sulle intenzioni dell’allenatore tedesco?
“Noi sappiamo delle contrattazioni da entrambe le parti da circa due mesi. La situazione è la stessa che abbiamo riportato a gennaio: il Milan vuole Rangnick e l’allenatore tedesco è molto interessato al progetto rossonero. Le negoziazioni sono ancora in atto con Rangnick che è alla ricerca di una nuova sfida perchè è più che ovvio che non è soddisfatto del suo ruolo come solo consulente dei club della RedBull. Lui ha sempre voluto lavorare in uno stato straniero, sopratutto in Inghilterra e in Premier League ma in passato non sono mai arrivate offerte concrete, solo qualche contatto con l’Everton. Anche se non è l’Inghilterra, andrà al Milan e perciò non la peggiore delle destinazioni. Rangnick ha un carattere forte ed è molto ambizioso e per questo ha bisogno di poteri totali nel club. ”
Il suo modo di lavorare potrebbe essere adatto al calcio italiano?
“Perchè no? La cosa più importante della filosofia di Rangnick è la velocità: giocatori veloci, calcio veloce, successo veloce. In questo modo ha portato al top club come l’Hannover, l’Hoffenheim e il Lipsia. Posso di certo immaginare che Rangnick proverà a rendere la squadra più giovane anche perchè non ha mai firmato giocatori superiori ai 24 anni. Questa è la filosofia e la continuerà anche arrivato a Milano. E’ bravissimo a scoprire giocatori talentuosi e a farli crescere. Un esempio è il difensore del Lipsia Ibrahima Konatè: lo ha preso a parametro zero dal Sochaux nel 2017 quando non lo conosceva nessuno ed ora è uno dei migliori centrali della Bundesliga. Il doppio ruolo di direttore sportivo e allenatore è perfetto per lui. Una prova? Il duplice successo ottenuto con l’Hoffenheim e con il Lipsia.”
Parlando tatticamente: quale è il suo modo di lavorare? Ha un singolo modulo su cui basa il suo lavoro o adatta la sua filosofia ai giocatori che ha a disposizione?
“La filosofia di rangnick fa parte di un tipo di calcio moderno. Non è interessato al possesso palla ma vuole molti contropiedi. I giocatori devono conquistare la palla velocemente nel territorio avversario e cambiare velocemente da una situazione difensiva ad una situazione offensiva. Quando si ha la palla tra i piedi, i suoi giocatori dovrebbero tirare in porta in una frazione di tempo di massimo 8 secondi. Per questo tipo di gioco, c’è bisogno di giocatori veloci (e giovani). Giocatori pratici ed efficaci e non quei profili che amano la bellezza del calcio.”
Rangnick, in tutta probabilità, dovrebbe trovare Ibrahimovic nel Milan. Pensa che Ibra e Rangnick possano facilmente lavorare insieme?
“Non credo! Rangnick vuole lavorare con giocatori giovani come detto prima. Ti faccio un esempio: quando era allenatore dello Stoccarda nel 2000 ha messo in panchina Krassimir Balakov, una stella della squadra con più di 236 presenze nel club, e gli ha detto: “Balakov tu hai bisogno di giocare più senza palla e di velocizzarti”.