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ESCLUSIVA MN - Ielpo: "Piatek è il mistero del calcio. Kessie-Biglia? Episodio brutto ma bisogna andare avanti"

di Fabio Anelli

La redazione di MilanNews.it ha intervistato Mario Ielpo. Queste le dichiarazioni dell'ex portiere rossonero rilasciate ai nostri microfoni sui temi di attualità in casa milanista. 

Come deve essere vista la sconfitta nel derby? “Anche in considerazione della sosta, possa essere considerato un incidente di percorso. Dà più fastidio sul piano dell’orgoglio stracittadino che sul piano della classifica”

Cosa ne pensa della lite tra Kessie e Biglia? “L’episodio in sé è brutto perché non bisogna mai mancare di rispetto a chi non gioca, sono loro che soffrono di più. Dopo di che, non è successo niente di così importante, bisogna andare avanti”

Si è parlato anche di esclusione dai convocati per Kessie. Cosa ne pensa? “Non ritengo che questi episodi vadano affrontati poi con il non far giocare. Secondo me vanno solo affrontati dal punto di vista delle multe”

A tre mesi dal loro arrivo al Milan, come giudica Piatek e Paquetà? “Piatek rimane il mistero del calcio. Non ho mai visto un giocatore segnare con la sua facilità, mai. Sono curiosissimo se questo rimarrà così per sempre. Ha delle doti per cui è chiaro che nella sua carriera segnerà sempre molto ma non so se segnerà sempre così tanto e soprattutto toccando solo un pallone a partita, come è già successo in alcune partite. Per quanto riguarda Paquetà, un po’ mi ha sorpreso perché non è facile venire in Italia e ambientarsi anche se si è forti”

Biglia è ormai recuperato. Secondo lei, come potrebbe essere inserito l'argentino nella formazione titolare? “Il discorso è ampio, se si inserisce Biglia nella formazione titolare va poi toccata tutta la squadra, a parte la linea difensiva. Non vedo possibile togliere Bakayoko che è stato tra i migliori nel derby. Non vedo possibile un cambio Biglia per Bakayoko. Premesso questo, mi sembra che si dovrebbe rimodulare tutto e ripensare al ruolo di Suso, magari avanzando Paquetà o Calhanoglu e quindi mettere Biglia e togliere Suso, concettualmente”

Suso sta vivendo un mometo di difficoltà, a cosa pensa possa essere dovuto questo suo rendimento? “Il problema è dovuto anche all’infortunio a inizio anno. Poi il Milan è andato avanti per altre vie, soprattutto attraverso l’inserimento di Paquetà, un gioco più verticale, l’andare a cercare subito il centravanti, rispetto al Milan che invece faceva più possesso palla e poi si inventava all’invenzione di Suso o al suo uno contro uno per il gol personale o per l’assist. Suso ha sofferto anche questo, è cambiato il modo di giocare della squadra che non passa più tanto per lui. Purtroppo, rimane sempre nella stessa mattonella di campo a destra e secondo me, se vuole diventare un giocatore importante, deve uscire da lì”

Mancano dieci partite alla fine del campionato, il Milan può provare l'aggancio all'Inter o deve guardarsi le spalle dalle rivali? “Mi auguro che il Milan mantenga il quarto posto. Il terzo e il quarto posto andranno a braccetto fino alla fine e a nessuno interesserà arrivare terzo o quarto, sono posizioni che si equivalgono. Il Milan ad oggi deve stare attento alla Lazio, più che alla Roma, perché deve giocare ancora lo scontro diretto e la Lazio ha meno problemi psicologici rispetto alla Roma. È più tranquilla”


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