ESCLUSIVA MN - Fonseca da chi lo segue da vicino: "È migliorato rispetto a Roma. Per il Milan è perfetto"
Paulo Fonseca è un serio candidato alla panchina del Milan. Prima però il portoghese deve chiudere nel migliore dei modi la sua stagione al Lille, con la squadra che punta a qualificarsi alla prossima Champions League. Poi ci sarà la separazione col club del Nord della Francia. Per saperne di più abbiamo contattato il collega Charley Sylvain di France Bleu Nord.
Charley, come valuti il lavoro di Fonseca a Lille?
"Paulo Fonseca ha fatto un ottimo lavoro in queste due stagioni al Lille e non ha la rosa migliore della Ligue 1 né il club ha i mezzi finanziari di club come Marsiglia, Paris Saint-Germain, Monaco o Lione e nonostante ciò sta portando il Lille ai vertici del campionato francese, con la speranza di chiudere nelle prime tre posizioni che valgono l'accesso alla prossima Champions League. Trovo incredibile il modo in cui ha saputo adattarsi".
In che modo?
"Quando è arrivato ha deciso di imporre il suo stile, quello di una squadra che deve segnare un gol in più dell'avversario. Alla terza partita ha perso 7-1 contro il Paris Saint-Germain. Ha saputo evolversi in questa stagione e avere un gioco più equilibrato, più difensivo se necessario ed è stato in grado di adattarsi all'avversario. È qui che trovo che sia diventato fortissimo. Non è lo stesso allenatore dello Shakhtar o della Roma. Ora è in grado di difendere molto meglio".
Qual è la cosa che hai apprezzato maggiormente di Fonseca?
"La cosa che ho apprezzato di più è che è un gentiluomo. Ecco, è davvero una persona molto simpatica. Con lui ho solo buoni rapporti, anche su argomenti a volte complicati. Ha l'arte di saper comunicare e di saper rispondere alle domande. È un grande professionista ma disponibile con un sorriso, questi sono sempre stati i bei momenti condivisi con lui nelle conferenze stampa fin dall'inizio".
In cosa deve migliorare?
"Forse ha voluto cambiare un po' troppo in fretta. Ad esempio nell'ultima partita di campionato, contro il Lione, vinceva 2-0 ed era fondamentale per raggiungere il terzo posto che vale la qualificazione in Champions. Si è messo troppo sulla difensiva e alla fine ha subito la rimonta. Ma resta nell'ordine dei dettagli e spero che abbia fatto tesoro di quel che è successo".
Come si è destreggiato nell'ambiente francese?
"La pressione per lui non è un problema. Penso che a Lille abbia molta meno pressione di quella che ha potuto sperimentare in passato, in particolare a Roma. Quindi qui il contesto era ancora abbastanza tranquillo dopo che aveva avuto rapporti piuttosto tesi con il presidente del club Olivier Létang, che comunque non è il proprietario. Entrambi ad ogni modo hanno dimostrato intelligenza e hanno imparato a lavorare insieme e poi mi dico che questo rapporto a volte. Io dico che questo rapporto a volte un po' freddo tlo spingerà sicuramente a lasciare Lille a fine stagione".
Il suo lavoro con la rosa a disposizione?
"Ha saputo farsi apprezzare e parla tanto con i suoi giocatori. Soprattuto ha dato fiducia ai giovani, come Lucas Chevalier tra i pali, Leny Yoro che ha solo 18 anni e Ayyoub Bouaddi lanciato a soli 16 anni. Molto importante per il Lille perché dei prodotti formati nel club si stanno valorizzando".
Credi sia un profilo dal Milan?
"Paulo Fonseca è l'allenatore perfetto per il Milan. Perché è capace di offrire un gioco offensivo ma è anche capace di tanto in tanto di mettere il piede sul freno e dire alla sua squadra di stare attenta e mostrare molta più solidità difensiva. Mi è piaciuto vederlo all'opera nelle due sfide di Conference League contro l'Aston Villa dove il Lille è stato sì eliminato ma avrebbe meritato ampiamente di qualificarsi. Il calcio italiano e il Milan sono perfetti per lui, perché è maturato rispetto alla prima parentesi. È un allenatore migliore rispetto a quello che era alla Roma".
Certo, c'è la concorrenza del Marsiglia da tenere d'occhio
"Del Marsiglia se ne parla già dalla scorsa estate. Fonseca sembrava interessato ma il presidente Létang ha subito risposto 'no, tu hai un contratto e rimani'. Oggi penso che Fonseca preferirebbe un club come il Milan perché il Marsiglia è troppo instabile, cambia allenatore più volte all'anno che cambia ogni anno 10-15 giorni. Non credo sia un progetto che gli possa interessare. Poi magari Marsiglia vince l'Europa League e si qualifica per la Champions League, questo può cambiare la situazione ma anche il Milan parteciperà alla Champions League".
A Lille si è messo in mostra in questi anni Jonathan David. Cosa ci puoi dire di lui? Vedremo un percorso simile a quello di Osimhen, anch'egli lanciato nel Nord della Francia?
"Non so se farà lo stesso percorso di Osimhen, anche perché il nigeriano è un altro tipo di giocatore, più spettacolare. Osimhen è un attaccante a cui piace far parlare molto di sé, ha molto ego. Penso che Jonathan David sia un giocatore che agisce più nell'ombra, è un attaccante a cui piace far brillare i suoi compagni. Ecco, è un attaccante che non ha necessariamente bisogno di statistiche per essere felice. Jonathan David rimane a oggi il capocannoniere del club ma a volte è capace di non segnare per diverse partite. Mi ricorda un po' Filippo Inzaghi, perché è una vera volpe dell'area di rigore e perché non abbiamo ricordi di suoi gol spettacolari. Spesso è un giocatore che finalizza le azioni dei compagni di squadra. E poi è un bravissimo ragazzo, sul quale puoi investire ad occhi chiusi, Non fa polemiche, è un uomo squadra. Ecco, magari non essendo spettacolare magari non accontenterà il palato dei dirigenti del Milan o di altri club europei ma se Paulo Fonseca si sposterà è possibile che lo voglia con sé".
Cosa si dice della sua futura destinazione?
"Penso che se ne andrà quest'estate. Il suo valore su Transfermarkt è di 50 milioni ma il Lille sarebbe ben felice di poterlo piazzare a 30-40. Ma dato che non ha un profilo molto spettacolare e oggi gli resta solo un anno di contratto se il Lille riuscisse a venderlo per 20 milioni di euro sarebbe già un ottimo affare sapere che è arrivato al club nel 2020 e che all'epoca era costato più di 30 milioni di euro, quando era costato 30 milioni di euro, il più grande trasferimento nella storia del club".