ESCLUSIVA MN - Ex allenatore Bruges: "De Ketelaere? Ma quale fallimento, alcune squadre non hanno pazienza di aspettare..."
Fonte: di Alessandro Schiavone
La redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Carl Hoefkens, attuale allenatore dello Standard Liegi che allenò Charles De Ketelaere al Bruges durante la preparazione estiva dell'estate scorsa prima della cessione del belga al club rossonero.
Carl, appena dodici mesi fa Charles De Ketelaere doveva spaccare il mondo ed era il talento di cui tutto il Belgio parlava benissimo. Ma dopo una stagione con quasi solo ombre e poche luci si può dire che l'operazione è stata un fallimento. Se lo spiega?
"Secondo me non si può parlare di fallimento. Alcuni giocatori hanno solo bisogno di tempo per adattarsi e per Charles così come per tanti altri vale lo stesso discorso. Lo conosco da quando aveva 13-14 anni ed è un giocatore con un talento incredibile. Il Milan gli deve dare solo il tempo di ambientarsi, il ragazzo ne ha bisogno. Se lo fa vedremo il vero potenziale di Charles De Ketelaere. Purtroppo però tante squadre non hanno pazienza di aspettare e vogliono tutto e subito. Non dimentichiamo che è stato un trasferimento costosissimo, la pressione è tanta."
Le cose potrebbero migliorare l'anno prossimo? Ovviamente se dovesse rimanere...
"Se il Milan avrà il coraggio di aspettarlo i risultati si vedranno."
Secondo lei i paragoni con Ricardo Kakà dopo il suo arrivo al Milan gli hanno fatto più male che bene?
"Questo non lo so, ma la pressione non ha fatto altro che aumentare! Per i giovani non è mai facile trasferirsi all'estero e adattarsi ad un nuovo paese, una nuova lingua, un nuovo gruppo ed essere all'altezza delle aspettative. Ripeto, gestire tutto questo non è facile e per Charles è stata la prima volta che si è confrontato con tutto questo. A Bruges conosceva tutto l'ambiente perché è cresciuto nelle giovanili ed era il suo club. Cambiare ambiente è difficile ma bisogna solo dargli il tempo per emergere perché le qualità le ha, su questo non ci sono dubbi."
Le sue qualità tecniche non sono mai state messe in discussione. La vera domanda che quasi tutti i tifosi si pongono è: è abbastanza forte mentalmente?
"Assolutamente."
Il giocatore però è stato messo sul mercato dalla società. Su di lui c'è l'interesse del PSV Eindhoven ma il giocatore vorrebbe rimanere e zittire i detrattori. Tenere duro o andarsene, quali consigli darebbe al giocatore?
"Deve fare ciò che ritiene giusto ma spero che possa rimanere a Milano e dimostrare a tutti che si sono sbagliati sul suo conto. Dategli tempo, fatelo crescere. Una volta che si sblocca in fase realizzativa e che fa il suo primo assist vedrete un giocatore incredibile."
È il miglior giocatore che lei ha allenato?
"Non solo, è uno dei giocatori più forti che ho visto, tra questi fanno parte tutti quelli con cui ho giocato negli ultimi 20-30 anni."