ESCLUSIVA MN - Durante: "I talenti non sono solo in Brasile. Tevez? Ci vorrebbe San Galliani"
Il calciomercato europeo, da qualche anno, guarda molto soprattutto in sudamerica. Il Milan ad esempio, è storicamente stato un club molto attento ai vari talenti, soprattutto brasiliano. Per avere un quadro maggiormente chiaro su questo e molto altro, abbiamo contattato in esclusiva Sabatino Durante, agente FIFA e massimo esperto di calcio sudamericano.
Cerchiamo subito di approfondire il tema del mercato rossonero. Cosa avrebbe bisogno il Milan per ‘staccare’ la Juventus e fare il salto di qualità in Europa?
“Ho rispetto estremo nei confronti di Galliani e Braida e non mi permetto di dare consigli. Ho fatto alcuni nomi ai diretti interessati ma rimangono in privato”.
La trattativa più gettonata e quella di Tevez. Come andrà a finire?
“Partiamo dal fatto che io non sono grande estimatore dell’argentino, lo considero un buon giocatore ma non un fuoriclasse, comunque credo che possa essere una scelta positiva. Io però non sono ottimista sulla conclusione dell’affare perché conosco bene l’entourage di Tevez, sin dai tempi del Corinthias e sono molto legati ai fattori economici. Se Galliani riuscirà a convertire la voglia di denaro in voglia di blasone, bisognerà chiamarlo ‘San Galliani’”.
Secondo lei è più difficile convincere il City ad accettare le condizioni economiche imposte dal Milan o lo staff del giocatore?
“Naturalmente credo sia più difficile che il City accetti certe condizioni, anche se bisogna dire che per Tevez non vedo grandi alternative al momento. Il Psg sembra tirarsi fuori, ci sarebbe il Boca Juniors, ma costa troppo. Il Milan ci sta puntando e ha dimostrato di saper gestire certe teste calde in passato”.
Nelle ultime ore si parla anche di un assalto del Milan su Keita, che si libererebbe a zero in estate…
“Nonostante l’età credo possa dare ancora tanto e penso sia una pista percorribile, con i tempi che corrono non si può spendere molto. Credo comunque che il Milan debba fare qualcosa anche a sinistra, visto la situazione di Taiwo”.
A proposito, in Brasile si potrebbe trovare qualcuno adatto al ruolo?
“A sinistra in questo momento c’è poco”.
A centrocampo invece?
“Ormai il Brasile è una bottega molto cara. Nei paesi limitrofi, come Cile o Uruguay si compra la stessa qualità e con un prezzo nettamente inferiore…”.
Se le facessi il nome di Casemiro, molto cercato in Europa, cosa mi dice?
“Leggo che si parla di un fuoriclasse, ma non lo è. Lui è un mediano molto fisico che sa anche inserirsi in zona gol, ma ormai pensa di essere un fuoriclasse a 19 anni. Se continua così è meglio che se ne stia a casa, anche perché non ha fatto ancora nulla, visto che negli ultimi mesi ha giocato in modo pessimo”.
Non ha quindi dei giocatori brasiliani da ‘consigliare’ ai tifosi rossoneri?
“Io conosco sia il calcio europeo che quello sudamericano ed in particolar modo quello brasiliano. I brasiliani credono che basti solo il talento, ma non è così. Se prendi Neymari, che ha un grandissimo talento e lo metti a Bologna, io credo che giochi Di Vaio, sembra un paradosso ma è così. In Brasile si gioca un calcio completamente diverso, con diversi uno contro uno, che i nostri allenatori non permettono ad esempio. L’Universidad di Chile, ha vinto soprattutto perché ha un allenatore molto in gamba”.
Ganso invece? E’ pronto per l’Europa?
“Lui è un’altra cosa, un fuoriclasse assoluto. L’unico problema è la sua fragilità fisica, ma non sta a me dire se avrà molti infortuni in futuro. Si dice spesso che gioca da fermo, ma quando uno fa ‘cantare’ la palla come lui, ha poca importanza. Nemmeno Pirlo correva molto, ma è bellissimo vederlo giocare, così come Liverani. Ganso anche al 30%, quando l’ho visto la prima volta nel torneo di Viareggio, rendeva moltissimo”.
Crede che ci siano ancora speranze per vedere Ganso in rossonero?
“Io sono stato in sede parecchie volte e credo proprio non si possa fare, perché si parla di una cifra vicina ai 40-45 milioni di euro. Credo comunque, che a giugno vada via, sempre se in questi sei mesi non si infortuni. L’Anzhi è su di lui, ma è un po’ restio ad andare in quel campionato. Lui è pronto per l’Europa”.