ESCLUSIVA MN - Dorgu da Milan? Chi lo ha allenato non ha dubbi: "Ha un altro motore, è pronto per una big"
Per due giornate il Milan farà a meno di Theo Hernandez ed emerge ancora una volta la questione del sostituto del francese. Non solo per l'attualità ma anche per il futuro. Tra i giocatori accostati al Milan nel ruolo di terzino sinistro c'è da tempo Patrick Dorgu. Il danese sta proseguendo il suo percorso di crescita al Lecce e ha persino esordito con la nazionale maggiore, a soli 19 anni. Peraltro andando anche in gol, contro la Svizzera. È un giocatore da Milan? Ne abbiamo parlato con chi lo ha allenato, come Andrea Tarozzi, vice di Roberto D'Aversa nella passata stagione a Lecce. Ecco le sue parole a MilanNews.it.
Andrea Tarozzi, che giocatore è Patrick Dorgu?
"Giocatore molto forte fisicamente, buona personalità. Giocatore valido, mancino, di prospettiva. Lo avevamo promosso dalla Primavera e ricordo che non ebbe praticamente nessun problema ad adattarsi, fu velocissimo".
Parliamo di una Primavera che aveva vinto il campionato italiano
"D'Aversa volle con sé 5-6 ragazzi di quella Primavera, poi 3-4 li abbiamo tenuti e Dorgu era uno di questi. Me lo ricordavo già l'anno prima con la Primavera ed era un giocatore che spiccava".
Un nato pronto, possiamo definirlo così?
"Sì, ci sta. Ragazzo precoce, almeno per la Serie A anche perché all'estero li fanno giocare un pochino prima. Profilo molto interessante per l'età che ha".
Dorgu ha dimostrato di ricoprire più ruoli
"Ho visto che è stato provato più avanti, nel 4-4-2. Anche esterno alto, anche a destra. Certamente tra le sue qualità c'è anche la duttilità, si adatta a più soluzioni ma fondamentalmente direi che la fascia sinistra è quella che gli compete maggiormente".
È un giocatore che può essere accostato a Theo Hernandez?
"Con le dovute proporzioni sì. Dorgu è un giocatore che può stare ad alti livelli per tanti anni".
Lo vede pronto per una big come il Milan?
"Sì, lo ritengo pronto. Del resto ha anche esordito con la nazionale maggiore, quindi il salto in una big per me ci sta. Anche come personalità è un ragazzo che non ha problemi, ci siamo trovati subito benissimo sin dal ritiro perché è molto espansivo".
Dove può migliorare?
"Ha doti fisiche e tecniche importanti, è molto bravo ad arrivare al fondo, detto questo può ancora crescere sotto tutti i punti di vista. Magari in fase offensiva potrebbe trovare soluzioni più efficaci, perché se vuoi giocare a un certo livello poi devi aumentare tutte le tue qualità".
Aneddoti?
"Quando ero a Parma c'era un ragazzo che quando lo vedevi allenarsi rimanevi a bocca aperta ed era Dejan Kulusevski. Ecco, Dorgu è uno di quei giocatori che a Lecce mi hanno fatto quell'effetto, lo vedi e dici: 'Ha un motore diversoì".