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ESCLUSIVA MN - Daino: "Tare è tra i migliori ds in Italia, difficile strapparlo alla Lazio. Boban sa valutare i giocatori e capire se sono idonei"

di Redazione MilanNews
Fonte: Intervista di Thomas Rolfi

Daniele Daino, ex difensore rossonero da '96 al '98 e compagno di squadra di Boban e Maldini al Milan e Tare al Bologna, è stato intervistato in esclusiva da MilanNews.it per parlare del possibile futuro quadro dirigenziale rossonero.

Quanto è importante il nome di Maldini come garanzia del progetto di Elliott?

"Aspettiamo la conferma, ma sembra ormai stabilita la presenza di Maldini come responsabile unico dell'area tecnica. Sono molto contento e felice che Paolo possa avere questo incarico importante. Se Paolo ha deciso di accettare l'offerta della società, a mio avviso ci sono tutte le basi, tutte le condizioni perché il Milan possa operare nella parte tecnica in maniera importante. Sarà fondamentale per Paolo inserire figure di un certo rilievo internazionale, la figura di Tare, di Boban. Sono contento di entrambi, mi lega un rapporto di affetto con entrambi, la loro presenza è sinonimo di grande personalità e competenza. Tare lo conosco dai miei trascorsi a Bologna, ero molto legato ad Igli, un ragazzo eccezionale, un uomo di grandi valori. Ha la grande capacità di saper scegliere i giocatori funzionali al progetto che si deve portare avanti. Calciatori ad un prezzo decisamente basso rispetto alle qualità che hanno i giocatori. Alla Lazio ha dimostrato di saper portare giocatori di un livello tecnico abbastanza importante per poi fare mercato, abbina sia i risultati sia la valorizzazione dei giocatori. Tare nel panorama italiano secondo me è tra i direttori sportivi più bravi a districarsi nel panorama europeo".

Secondo lei potrebbe cedere alla tentazione Milan o prevarrà il suo rapporto con Lotito e con la Lazio?

"Il rapporto con Lotito è molto importante, sia sportivamente che per un discorso extra sportivo. Portare via Tare dalla Lazio non sarà assolutamente semplice, da quello che so io Lotito confida molto nella bravura di Igli. Sarà molto difficile portarlo via dalla Lazio. Se dovesse succedere ben venga per il Milan, ne sarei molto contento, è un dirigente dalle grandi capacità, è un ragazzo che parla cinque lingue, sa lavorare molto bene, sa fare il suo mestiere. E' legato a Lotito, Lotito è un presidente molto forte nel nostro calcio. Se dovesse farcela, il Milan troverebbe una persona molto affidabile e competente nel settore".

Quanto darebbe Boban al Milan con la sua esperienza?

"E' lo stesso discorso fatto per Tare. Con Boban si gioca in casa, ha vissuto tanti anni nel Milan, ha vinto praticamente tutto. Lo ricordo con grande affetto, è molto bravo con i giovani. Io ero il più giovane in quegli anni, '96, '97, '98, e Boban dava grandi consigli. Lavorava molto con me, mi dava consigli molto importanti, lo ricordo come un gestore di risorse per i giovani. Poi è un grande conoscitore di calcio, è sicuramente una figura che sa valutare i giocatori e sa quali giocatori possono essere idonei per un progetto Milan. Per quello che è il Milan come società. Lui e Tare sono due dirigenti che darebbero a Maldini una grande garanzia a livello dirigenziale per far sì che il Milan parta col piede giusto, senza perdere ulteriore tempo, come in questi ultimi anni sembrerebbe aver perso".

In passato aveva espresso una preferenza su Sarri, cosa ne pensa di Giampaolo?

"Sarri sembra molto vicino alla Juve, se non fosse così e ci fosse una minima possibilità di poter lavorare per portarlo al Milan la mia scelta sarebbe tutta su di lui, su una crescita pluriennale per un Milan che deve ripartire con una certa qualità, con una certa competenza sulla guida della panchina rossonera. Giampaolo è comunque un profilo importante, a livello tattico, soprattutto sul modulo che va ad utilizzare. E' uno dei pochi allenatori in Italia che adotta il sistema di gioco con le due punte e il trequartista, il fatto che il Milan vada su questo modulo qui è forse perché i rossoneri sono ancora legati a questa caratteristica di calcio. Se venisse Giampaolo si andrebbe a sposare questa filosofia di calcio offensivo ma prettamente fatto con le due punte e il trequartista. Poi come andrà il Milan con Giampaolo lo scopriremo solo a campionato in corso, questo lo impareremo solo con le partite".


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