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ESCLUSIVA MN - Colturani: "I tifosi non si facciano illusioni. O parametri zero o scontenti di altre squadre. Sahin, idea per il centrocampo"

di Gaetano Mocciaro

Matteo Colturani, giornalista di Telelombardia e grande appassionato rossonero, ci dice la sua sulle prospettive future della squadra di Massimiliano Allegri. In esclusiva per MilanNews.it

Matteo Colturani, le parole di Maxi Lopez per il mancato riscatto sono state: “Volevo restare al Milan, ma la società ha problemi economici”. I tifosi rossoneri devono preoccuparsi, per la situazione attuale del club?

“Preoccuparsi no ma credo che debbano prendere coscienza della situazione economica contabile. Il Milan è un club che genera passivi, 67 milioni che vanno ripianati. E questo nonostante si sia liberato di giocatori dall’ingaggio pesante come Pirlo o Ronaldinho. Eppure i conti non tornano comunque, perché magari si vince il campionato e con esso escono fuori 11 milioni di premio scudetto. Il Milan non può autofinanziarsi, ormai è evidente, sebbene il marchio abbia sempre grande appeal nel mercato mondiale, inteso come merchandising. La famiglia Berlusconi non vuol più correre sempre ai ripari e ho la sensazione che non appena ci fosse l’opportunità si cercherà di vendere il club”.

La speranza è che arrivi il magnate arabo di turno, come nei campionati esteri

“Si, però bisogna stare attenti a non depauperare il prodotto. È vero che adesso devi tenere i conti in ordine, perché un eventuale nuovo investitore non deve certo trovare una Società dal bilancio in profondo rosso, dall’altro canto bisogna cercare di mantenere alto il valore del parco giocatori”.

Guardando al presente dobbiamo accontentarci di un mercato a “parametro zero”?

“Si seguirà questa politica: parametri zero o scontenti di altre squadre. E lo si è capito dalle prime mosse con  Montolivo , comunque eccellente giocatore, e Traoré.  Magari arriverà Nuri Sahin, ma in prestito dal Real Madrid”.

Il turco non ha praticamente avuto spazio in Spagna

“Intendiamoci, è un ottimo giocatore e lo ha dimostrato vincendo un campionato col Borussia Dortmund dove face davvero vedere grandi cose. È arrivato al Real Madrid infortunato e ha avuto problemi fisici. Deve ritrovare la condizione atletica”.

Poi c’è il nodo delle conferme. Flamini, ad esempio, rimarrà?

“Se pesi quello che ha dato in questi anni il suo contributo è stato deludente. Quando aveva la possibilità di fare il terzino destro e quindi avere più spazio non ha voluto, dimostrando di non voler mettersi a disposizione della squadra. Io mai e poi mai gli avrei rinnovato il contratto. Ora gliel’hanno formulata al 60% in meno. Se rifiuterà, possibile, si potrà pensare proprio a Sahin”.

Fasce laterali. Circola qualche nome

“Si parlava di Jordi Alba e Criscito. L’azzurro si è cercato di prenderlo, ma costa 18 milioni e con le ultime vicissitudini la situazione si è complicata. I nomi per la fascia sono Dossena e Balzaretti. Anche qui i tifosi devono farsi una ragione per non illudersi prima per rimanere delusi poi. Il punto è che se vuoi finanziare la campagna acquisti bisogna necessariamente passare per la cessione di un pezzo da novanta”.

Che sarebbe?

“L’idea era Robinho, con la suggestiva ipotesi di un ritorno al Santos nell’anno del centenario. Ma questo potrebbe succedere solo a gennaio e non adesso. E siccome i soldi servono subito il cerchio si restringe fra Ibrahimovic, Pato e Thiago Silva”.

Riesci a vedere uno dei tre lontano da Milano?

“Pato adesso come adesso con gli infortuni rimediati non ha mercato e il suo valore è sceso notevolmente. Non lo si può quindi vendere. Thiago Silva non lo si vuole cedere, tanto che il prezzo chiesto dalla Società è di quelli da follia di mercato, ossia 50 milioni di euro. Poi c’è Ibra, che per lo stipendio che percepisce solo poche squadre se lo possono permettere, ma che non sono intenzionate a prenderlo. Mi riferisco al Manchester City, che semmai vorrebbe Thiago Silva e il Real Madrid di Mourinho, che però punta a vincere la decima Champions e si sa, Ibra non è uomo da vittoria in Champions. Certamente vendere lo svedese alleggerirebbe in maniera notevole il tetto ingaggi e forse renderebbe anche il gioco più fluido, corale, non incentrato su di lui”.

Cosa aspettarsi dal prossimo anno?

“La missione è recuperare il valore tecnico ed economico di Pato. Quindi risolvere il problema infortuni e nuovo staff. Certamente emergerà poi il problema dell’incompatibilità con Ibrahimovic. Poi per quello che riguarda il campionato, pensando solo all’ultimo appena concluso avessimo avuto più fortuna potevamo vincerlo. Per cui non sarei così pessimista per il prossimo anno, anche perché non credo che l’Inter farà grandi investimenti, mentre la Juve probabilmente si concentrerà solo nel prendere un grande attaccante”.


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