ESCLUSIVA MN - Caliendo: "Futuro Ibra? Può fare il Ds o il presidente di una società. Milinkovic-Savic? Con Pioli potrebbe fare bene"
In merito all’addio di Ibrahimovic e al sul possibile futuro, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva Antonio Caliendo, procuratore sportivo. Ecco le sue parole:
E ora? Cosa farà Ibra?
“Io ho avuto una soffiata qualche mese fa…”.
Ossia?
“Da quello che ho capito, non avrebbe smesso di giocare a calcio. Avrebbe visto se fisicamente stava ancora bene. Se se la fosse sentita, Galliani lo avrebbe portato al Monza”.
Crede realmente al suo addio al calcio?
“Onestamente? No. Secondo me, conoscendo Galliani, farà il possibile per convincerlo a andare a Monza un anno”.
E se invece smettesse per davvero, come ha peraltro dichiarato?
“Se smetterà, può fare di tutto. Lui ha scritto la storia del Milan, però ha giocato in tanti club diversi. Non ha come Totti la “paura del dopo”, non è rimasto legato a un solo club. Per me può fare qualsiasi cosa”.
Procuratore sportivo come lei?
“Per me può fare molto di più. Per esempio, il direttore sportivo o il presidente di una società di calcio. Io lo conosco personalmente: Ibra è una persona intelligente e ha i numeri per poter ricoprire incarichi dove si parla anche politichese. Non è solo forza e muscoli”.
Quali colpi in entrata prospetta per il Milan?
“Ho sentito accostare Zaniolo, ma non so quanto i rossoneri cerchino per davvero un profilo del genere. Mi sembra siano più orientati verso una prima punta”.
Ossia?
“Cercano una punta giovane, magari italiana, che possa dare continuità di rendimento. Ma non mi sostituisco a Maldini e non dò consigli…”.
Ai rossoneri è stato recentemente accostato Milinkovic-Savic…
“Non so quanto ci sia di reale, ma il serbo ha finito il suo ciclo con la Lazio. A due in mezzo con Pioli potrebbe fare bene. Tra l’altro, fu proprio Pioli il suo primo tecnico in Italia alla Lazio”.