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ESCLUSIVA MN - Bucciantini: "Montella abile come un sarto. A gennaio prenderei uno tra Badelj, Carvalho o Bazoer"

di Massimo Canta

La redazione di Milannews.it ha raggiunto Marco Bucciantini, giornalista de L'unità e opinionista in tv. Con lui abbiamo parlato del lavoro svolto da Montella, chiesto un giudizio su Bacca, un consiglio  per gli acquisti di gennaio, un parere sul  'Closing' e azzardato pronostici...

A settembre ci avevi invitato ad avere fiducia in Montella e i risultati ti stanno dando ragione. Il gioco però non è quello espresso ai tempi di Firenze. Perché, a tuo parere?
"Montella è stato molto abile a fare il gioco con i giocatori che ha...Il Milan non possiede centrocampisti capaci di dominare il campo, come quelli che aveva l'allenatore alla Fiorentina, abili a salire e dotati tecnicamente, come Borja Valero. Non ha nemmeno Ljajic e Jovetic che avvicinavano il gioco, accompagnando la squadra. Ha però Niang e Suso, che negli spazi danno il meglio. Montella, come un sarto, ha cucito il vestito più adatto a questo organico. Spesso i rossoneri illudono gli avversari di essere padroni del campo, ma grazie alla loro compattezza poi li colpiscono, come è successo con Inter, Lazio e Sassuolo ad esempio".

A Empoli sarà assente Bacca, che in questo momento sta vivendo un periodo di appannamento. Credi alle voci che lo danno in partenza a Gennaio?
"Io non venderei mai uno come Bacca. Ci sono almeno dieci partite l'anno in cui ci sono solo i suoi goal e sono sempre punti preziosi, anche se non avvicina la squadra all'area e non fa reparto. Lo considero però in questo momento davanti a Lapadula (che mi auguro davvero possa crescere definitamente) e Luiz Adriano".

Il Milan sta recuperando Mati, Pasalic e Bertolacci. Sono sufficienti a rafforzare la squadra o dove invece dovrà intervenire  la Società?
"Penso che si debba puntare ad un centrocampista tecnicamente e fisicamente dominante, uno come  Badelj, capace di rubare palla e portare su la squadra, oppure come Carvalho e Bazoer, con caratteristiche forse  diverse, ma in grado di avvicinare il gioco all'attacco. I tre centrocampisti che hai citato, sicuramente aiuteranno a 'riempire'  il campo: Bertolacci perché giocatore di 'gamba', Mati che può fungere  da 'tessitore' e Pasalic perché garantisce un 'pregio tecnico'. Tutti, però, non aiutano ad invadere l'area avversaria, necessitando di un giocatore, alle loro spalle, che li spinga a farlo. Montella ha fatto un miracolo finora, perché non ha mai potuto scegliere, ma solo schierare la formazione che aveva a disposizione.... Non dimentichiamo anche che ha affidato le chiavi del centrocampo ad un diciottenne e quanto il tecnico stia costruendo con i giovani della rosa".

Si avvicina la data del 13 dicembre, fissata per quello  che dovrebbe essere il 'closing' dell'operazione di cessione ai nuovi proprietari. Cosa ne pensi, anche alla luce delle ultime dichiarazioni del presidente Berlusconi?
Io sono convinto che la presenza di Silvio Berlusconi sia fondamentale per il Milan in quanto capace di vivere benissimo il rapporto con la squadra. Da questo punto di vista ritengo Berlusconi un Presidente 'illuminato', che però non può più essere il proprietario. La sua figura sarà importante per garantire quella 'presenza che invece manca all'Inter. Gli acquirenti, invece, dovranno da quella data iniziare a comportarsi da proprietari, non più solo analizzando i dati finanziari, ma con il dovere di ambire ad allineare in breve tempo il Milan alle squadre più forti, in Italia e in Europa. Se Berlusconi rimane in qualche modo nella Società, per me Berlusconi aggiunge. Aggiunge (ripete ndr)".

Dove arriverà questa squadra? Giusto coltivare il sogno Champions oppure questa posizione non gli appartiene ancora?
"Ritengo che il Milan abbia, in questo momento, un obiettivo diverso dalla  qualificazione in Champions, però è una squadra. Non bellissima, certo, ma una squadra vera, credibile. Il fatto di avere storicamente una mentalità vincente potrà aiutarla. Vedo una lotta, dietro la Juventus, che durerà fino alla fine per i posti in Champions, come quella che coinvolse due anni fa Lazio, Napoli e Roma. Anche il Milan, con un innesto di qualità, dominante, a centrocampo, ma senza snaturare altrimenti l'identità della squadra, potrebbe inserirsi in questa sfida".
 


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