.

ESCLUSIVA MN - Bucchioni: "Morata bene se arriva anche un'altra punta. Ma serviva insistere su Zirkzee"

di Gaetano Mocciaro

Il mercato del Milan sta per sbloccarsi col ritorno in Italia di Alvaro Morata. Fresco campione d'Europa, lo spagnolo sarà il 9 che prenderà il posto di Olivier Giroud. È la scelta giusta per rilanciare i rossoneri? Ne abbiamo parlato col noto giornalista, Enzo Bucchioni. In esclusiva per MilanNews.it.

Alvaro Morata si avvicina al Milan
"La bontà del giocatore la conosciamo, ha fatto anche un grande Europeo. Fa giocare la squadra, ha grande esperienza e personalità e non a caso è capitano della Spagna campione d'Europa. Con queste caratteristiche può portare tanto nello spogliatoio".

È stata la scelta giusta?
"Certo che se avessi potuto scegliere avrei preso Zirkzee. Ha 10 anni in meno, è un giocatore in ascesa e avrebbe acceso l'entusiasmo dei tifosi. Morata va bene per l'immediato, sai quello che ti può dare ma quanti gol può fare? Vediamo se a questa operazione si affiancherà qualcun altro perché non puoi ripartire con Jovic. Lo abbiamo visto da vicino, al Milan avrà giocato un mese. Non puoi partire con Morata e Jovic, quindi se prendi un altro centravanti oltre a Morata allora dico che l'operazione è plausibile e in un certo senso intelligente".

Ha sorpreso vedere una trattativa, come quella dell'olandese, arenarsi così
"C'è stata questa storia dei 15 milioni da pagare di commissioni. O non se l'aspettavano oppure ne hanno fatto una questione morale. È già successo in passato, col Milan che ha salutato Donnarumma, Kessie, Calhanoglu. Ma io credo che in questo caso uno sforzo andava fatto. Perché sul mercato Zirkzee valeva quei soldi e a volte una deroga a certi principi male non fa, se è una cosa che ti può portare benefici. Quali giocatori di pari livello tecnico a quella cifra trovavi?".

Complicato a quelle condizioni
"Già la tifoseria non ha gradito l'allenatore, serviva uno che infiammasse la piazza e Zirkzee aveva questa capacità. Avresti dato un segnale alla tifoseria, invece ti sei tirato indietro per 10 milioni che sono tanti, ma magari avresti avuto un ritorno importante a livello di interesse globale. Questi conti asettici sono poco calcistici, il calcio è anche passione ed emozione. Se spegni la passione i tifosi fanno fatica a venirti dietro". 

Crede che ci sia una gestione troppo da ragionieri?
"È evidente che i fondi guardino prima a tenere in regola i conti e questo è un bene. Troppi sprechi nel calcio che devono finire. Ma ci sono momenti in cui ai conti devi dare una deroga. Devi capire quanto vale un'operazione, fare uno sforzo. Questo non significa dover sempre sforare il budget. Con Zirkzee potevi risparmiare i soldi in qualche altra situazione, non puoi sempre stare con la calcolatrice in mano. È vero, gli americani sono questi ma sono cose poco attinenti allo sport. La passione va accesa, se essa sparisce diventa tutto complicato. Il Milan l'anno scorso ha fatto buone operazioni ma poi non ha completato il progetto, perché hanno consegnato a Pioli una squadra in cui mancava la riserva di Giroud, mancava un incontrista a centrocampo e una soluzione sugli esterni".

Che impressioni ha avuto fin qui da Ibrahimovic dirigente?
"Personaggio che avrebbe potuto rappresentare il sogno milanista, ma mi sembra che si sia inquadrato parecchio. Magari gliel'ha detto la proprietà. Mi aspettavo fosse più trainante, ma lui stesso fa fatica a giustificare certe scelte, come quella di Fonseca".


Altre notizie
PUBBLICITÀ