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ESCLUSIVA MN - Bigon: "Real-Milan derby d'Europa. Nessun giovane al mondo come Pato. Kakà al Milan? Un assurdo tattico"

di Maurizio Ferrari

La Redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva il disponibilissimo Alberto Bigon, centrocampista del Milan per ben 9 anni dal 1971 al 1980, con il quale ha vinto un Campionato, tre Coppe Italia e una Coppa delle Coppe sforando quota duecento presenze e siglando più di cinquanta reti con la casacca rossonera. Una carriera gloriosa, completata da un campionato vinto come allenatore del Napoli, prossimo avversario del Milan nella ottava giornata di Serie A.

Domani sera ci sarà una grande sfida tra Milan e Real Madrid, due squadre di grande blasone.

Milan e Real Madrid sono le due squadre più blasonate del mondo. Questa sfida può essere sicuramente definita come il derby d'Europa. Vista la qualità ci si può aspettare una grandissima partita.

Crede che Alexandre Pato potrà essere nuovamente decisivo per le sorti del Milan, dopo le reti in nazionale e la doppietta contro il Chievo? Allegri lo ha candidato ad uno dei prossimi Palloni d'Oro.

Sarà sicuramente protagonista. Pato è stato un investimento importantissimo. La dirigenza rossonera, all'atto dell'acquisto dall'Internacional di Porto Alegre, ha scommesso su quello che è il miglior giovane al mondo. E' stato frenato da qualche infortunio di troppo ma, una volta consolidata la sua muscolatura, potrà giocare con costanza ad altissimi livelli. Nessun altro giovane ha fatto tanto quanto Pato.

La presenza di brasiliani in rossonero è stata incrementata dall'arrivo del connazionale Robinho. Come giudica l'acquisto dell'ex madridista?

Robinho è un giocatore delizioso, che ho avuto modo di seguire e vedere ai tempi del Santos. Rimasi letteralmente entusiasta dalle sue qualità. E' un giocatore dall'indubbio potenziale che ha ampi margini di miglioramento. La sua abilità nel dribbling deve però andare di pari passo con la tattica e la fase di non possesso. Quando sarà maturato anche in questo aspetto diventerà un giocatore eccezionale.

Nelle ultime settimane si è parlato di un Kakà-bis. Ritiene che sia possibile rivederlo al Milan?

Il ritorno di Kakà al Milan sarebbe un assurdo tattico. Basti pensare che contro il Chievo si è seduto in panchina uno come Robinho e con lui c'era anche un certo Inzaghi. A meno che non parta un asso, non vedo possibile un suo ritorno. Oltre alle difficoltà pratiche ed economiche, credo ci sarebbero anche difficoltà di tipo tattico.

Ha detto "a meno che non parta un asso". Si riferisce per caso a Ronaldinho?

No, credo che Galliani e i dirigenti rossoneri sappiano molto meglio di me le potenzialità di questo gruppo e possano allestire un organico che possa essere pienamente armonico dentro e fuori dal campo.

Cosa ne pensa dell'operato di Allegri fino ad oggi?

Il mister ha tutte le carte in regola per fare molto bene: Allegri si è inserito al meglio nella grande famiglia del Milan e si iniziano a vedere i frutti del suo lavoro in queste settimane.

Lunedì prossimo ci sarà la sfida tra Napoli e Milan, due squadre molto importanti per il suo passato e per la sua famiglia (il figlio Riccardo è DS del Napoli ndr.)

Sarà una bella gara. Io e mio figlio lunedì sera tiferemo Napoli, mentre per tutte le altre sfide del Milan tifo per i colori rossoneri.


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