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ESCLUSIVA MN - Bacconi: "Theo è pericoloso per il Milan. Lui e Leao più croce che delizia"

di Gaetano Mocciaro

Dopo le prime due giornate è già tempo di processi per il Milan. Per i risultati, per il gioco, per i problemi tattici. Ne abbiamo parlato con il noto allenatore, preparatore atletico e match analyst Adriano Bacconi. In esclusiva per MilanNews.it

Adriano Bacconi, per il Milan un inizio complicato: due partite, un punto e prestazioni che preoccupano
"Diciamo che già con il Torino la formazione era un po' sperimentale e il fatto di arrivare a fare delle prove all'inizio del campionato non è qualcosa di brillante".

La squadra ti convince nel suo complesso?
"In generale il Milan si è rinforzato perché ha preso due difensori di livello internazionale, migliori di quelli dell'anno scorso: Pavlovic è il migliore fra tutti, ha dimostrato di saper risolvere certi problemi. Giocatore fortissimo nell'uno contro uno, nel gioco aereo e a impostare. Emerson Royal è senz'altro di maggior spessore anche tecnico rispetto a Calabria. Sapendo che quello era il reparto dove c'erano maggiori rimedi han cercato di porre rimedio". 

Cosa manca?
"Manca un centrocampista di grande spessore perché Reijnders è uno che ama andare in attacco e in Olanda ha goduto di grande libertà perché aveva centrocampisti come Schouten che lo coprivano, cosa che al Milan non può fare. Manca uno alle spalle che faccia il lavoro sporco, cosa che non fa Loftus-Cheek. Nel mezzo manca un equilibratore".

È arrivato Fofana 
"Fofana non so se può essere quel giocatore internazionale che può dare qualità nelle due fasi però sicuramente è un giocatore di livello più alto rispetto a Bennacer e Musah di livello più alto". 

Il Milan degli ultimi anni ha avuto nella catena di sinistra l'arma più pericolosa
"La catena di sinistra è il grande equivoco tattico: è croce e delizia. Più croce che delizia".

Addirittura?
"Certo, quando Theo e Leao spingono hanno fantasia e intesa, ma quando c'è da retrocedere per coprire sono giocatori pigri. Il Milan spesso si sbilancia e se non hai giocatori generosi nei recuperi paghi dazio. I 4 gol presi nelle prime due giornate sono anche simili, ogni volta col buco sul lato sinistro. E almeno un paio erano evitabili con Theo che non ha rincorso l'avversario per pigrizia mentale. Anche nel primo gol del Parma, Pavlovic da una parte faceva a sportellate con l'attaccante del Parma, Theo no. Il Milan non può permettersi di avere una catena di sinistra che non ripiega e non pressa. Se non si mettono nella testa di giocare per la squadra e non per se stessi sarà un problema".

In questo Milan con Paulo Fonseca servono altri uomini?
"Theo è pericoloso per il Milan. Serve un giocatore che spinge ogni tanto ma che ti permette di avere la diagonale coperta. Una squadra che si espone così ha bisogno di queste caratteristiche. Magari un giocatore meno spettacolare, ma più umile. Pioli è stato troppo generoso con lui, dandogli carta bianca. Ora il francese fa fatica a ritrovarsi".

Davanti sembra irrisolta la questione centravanti: è arrivato Morata ma si è fatto subito male
"Morata farà tutte le partite? Non è un attaccante da 20 gol, è discontinuo, fragile, anche a volte psicologicamente. Quello visto all'Europeo era in un contesto di una squadra che funzionava benissimo, ma comunque non è che abbia segnato un gol a partita. Gli altri sono veramente dei ripieghi".

Come valuti Okafor e Jovic?
"Okafor ha segnato alla partita d'esordio ma è il punto debole perché spalle alla porta è inutile, nell'area è pasticcione. È anarchico, forse è meglio metterlo come esterno. Quel che dava Giroud come terminale e come sviluppo del gioco non lo può dare né Jovic né Okafor". 

Serve insomma intervenire ancora
"Se guardi i reparti offensivi che lottano per lo scudetto vedi che qualcosa va fatta. Perché se non hai qualità e capacità realizzativa, puoi avere il gioco offensivo ma se non fai gol la cosa ti penalizza". 

Rivedresti il modo di giocare di Fonseca a quel punto?
"Meglio giocare a quel punto come Conte, che ha vinto con l'Inter col baricentro più basso di tutte, giocando sulle palle lunghe per Lukaku. Ora, col Napoli dopo la prima sconfitta ha abbassato il baricentro, 10 giocatori sotto la linea della palla e ha fatto giocare il bologna, vincendo in contropiede".

Il tecnico dopo Parma ha ammesso che ci sono problemi nella fase difensiva sia a livello collettivo che individuale
"Fonseca è ripartito con le stesse problematiche dell'anno scorso. Si dice gli infortuni, i difensori ma se la squadra è così lunga che perde palla e non rientra le situazione. Poi manca il dovere tattico ad alcuni giocatori: è mancato a Pulisic, è mancato a Théo, a Leao manca sempre".

Trovando un lato positivo?
"Fonseca lo seguo da quando sostituì Lucescu allo Shakhtar. Giocava sul possesso e il gioco offensivo, volle farlo anche con la Roma con risultati alterni. Al Milan ha fatto vedere anche buone cose. Sul piano del gioco se la squadra avesse avuto un centravanti a me non è dispiaciuta: i primi minuti del secondo tempo col Parma sono stati migliori rispetto alla partita dell'Inter col Lecce. Ma l'Inter è una squadra che non rischia niente, è cattiva. Al Milan non mancano le idee, ma l'equilibrio che è fondamentale".


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