.

ESCLUSIVA MN - Azpitarte: "Milan, bene nel derby. Maldini, ottimo rapporto col Real. Inter, non sopporto la presunta superiorità dei tifosi"

di Gianluigi Torre

Vicente Azpitarte, giornalista spagnolo e biografo di Luka Modric, è diventato celebre tra i tifosi rossoneri per l'astio rivolto ai "cugini" nerazzurri, nato durante l'estate del mancato approdo del croato all'Inter. La redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Azpitarte all'indomani del derby vinto grazie alla doppietta di Zlatan Ibrahimovic.

Si aspettava una vittoria del Milan contro l’Inter?

Speravo in un buon risultato. Mi ha un po' deluso l'enorme difficoltà nel superare il Rio Ave, però in generale la squadra sta giocando bene a calcio. Il Milan arrivava con un miglior stato di forma e con meno assenze. Mi aspettavo solo una maggior presenza di Tonali e non mi è piaciuta la sostituzione di Leao".

A 39 anni Ibrahimovic dimostra di essere ancora decisivo segnando una doppietta nel derby vinto contro l’Inter. Se lo aspettava?

"Non me lo aspettavo. Capisco la necessità di disporre di un leader in campo, però il futuro non può passare per Ibrahimovic, non solo per la sua età. Nel calcio di oggi difendono in undici e attaccano in undici".

Dopo molti anni, forse troppi, il Milan lotta per tornare nella competizione più ambita, la Champions League. Quanto si sente la mancanza del Milan in Europa?

"È un'assenza molto importante, ma l'Europa comprende che il Milan è in fase di rimodellamento, non solo nella sua rosa, ma nel suo modo di lavorare. I modelli del passato non sono compatibili con il calcio di oggi. Questo inizio di stagione dimostra che il Milan sta facendo bene. Presto lo vedremo di nuovo in Champions League".

Milan e Real Madrid hanno da sempre ottimi contatti. Per il Real quanto conta una figura come Paolo Maldini nella società del Milan?

"Paolo Maldini è visto come una figura di tutto rispetto alla Casa Blanca. Il suo rapporto con Florentino Pérez è ottimo e le parole di stima del capitano Sergio Ramos verso la leggenda del Milan dimostrano che Paolo è la figura ideale per dirigere la nuova rotta del club rossonero".

Negli ultimi anni si è parlato di un possibile trasferimento di Luka Modric sia al Milan che all’Inter. Cosa è andato storto?

"Sono convinto che gli agenti di Luka all'epoca utilizzarono l'Inter per negoziare un adeguamento al contratto dell'allora Pallone d'Oro. Modric vinse tutti i premi importanti quell'anno e affermava di meritare una posizione salariale più importante nello spogliatoio. Il Real all'epoca non fu rapido nel presentare una proposta di rinnovo, così i rappresentanti vollero utilizzare l'Inter per accelerare le operazioni. Nel frattempo entrò in gioco la disastrosa stampa legata all'Inter e così è terminata ogni possibilità di contatto, perché in quel momento Modric era diventato il miglior giocatore del mondo e la disastrosa stampa interista ha spinto sull'ipotesi che il Madrid lasciasse Luka ai nerazzurri gratuitamente. Un'assurdità assoluta".

Che rapporto ha Luka Modric con Boban?

"È un rapporto di assoluto rispetto sin da quando Luka era piccolo. In questo momento direi che Modric probabilmente proverà a chiudere la carriera a Madrid, ma se ci fosse la possibilità che il 10 blanco lasci il Real, penso che ci sarebbero solo due opzioni: andare in una lega minore per guadagnare abbastanza soldi nel suo ultimo anno di carriera, oppure conversare con Boban per avvicinarsi al Milan".

Theo Hernandez, Brahim Diaz e Hakimi. Tre giocatori fortissimi che al Real non sono riusciti ad esplodere. C’è un motivo in particolare?

"La principale differenza tra LaLiga e Serie A è attualmente l'enorme differenza fiscale che favorisce gli italiani. Questo sta spingendo molti giocatori di LaLiga o Premier a prendere in considerazione lo sbarco in Italia. Ma c'è ancora una differenza nel calcio. Il livello del campionato inglese o spagnolo è ancora più alto (per il momento). Theo e Achraf hanno evidenti mancanze in difesa che possono essere corrette con una linea di tre centrali. Madrid o Barcellona non useranno tre centrali per poter utilizzare giocatori come Hernández o Hakimi. Il caso di Brahim è diverso, è giovane e può diventare una star mondiale. Se avrà l'opportunità il prossimo anno tornerà a Madrid per trionfare in Spagna".

Perchè mostri questa enorme ostilità verso l’inter sui social?

"Fondamentalmente perché non sopporto la presunta superiorità morale dei loro tifosi, aiutati da una stampa totalmente sbilanciata da parte nerazzurra. Un club come l'Inter non può aspirare ad essere grande se non è riuscito a vincere un solo titolo nell'ultimo decennio. E' ancora uno dei grandi club d'Italia ma non può competere con Juve o Milan. Non chiedo che gli Interisti debbano sentirsi inferiori alla Juve o al Milan, ma chiedo che li rispettino perché rappresentano i due grandi club in Italia. L'Inter ha avuto grandi momenti nella sua storia ma oggi è ancora un Chievo con soldi cinesi che si dedica ad ingaggiare veterani grazie alle agevolazioni fiscali italiane. Non hanno un progetto futuro e la decisione di giocatori come Tonali lo dimostra".


Altre notizie
PUBBLICITÀ