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Visto che serviva la calma? Promosso Adli nel carattere Lo stadio nuovo è una favola

di Franco Ordine

Vi ricordate il mio appello dopo il derby? Avevo ripetutamente scritto: ci vuole la calma, prendendo in prestito l’espressione più usata da Max Allegri. Ci vuole la calma e con la calma più qualche risultato rimediato senza brillare (col Verona) e il test più importante di Cagliari con utilizzo del miglior mercato estivo, ecco che la classifica rassicura e rilancia il duello al quale, non dimenticatelo, parteciperanno anche Napoli e Juve, e persino la Lazio si rimetterà in traiettoria. Anzi a questo proposito già la sfida di sabato a San Siro con Sarri può farci capire la consistenza dei laziali oltre che del Milan naturalmente.
Il test di Cagliari che non è un cliente semplice per chiunque si avventuri dalle parti di Ranieri ha regalato una striscia di buone notizie. La prima, forse la più importante, é quella riferita al debutto di Adli in un ruolo mai occupato in precedenza. Il giudizio di Pioli deve guidare la valutazione tecnica. Ha detto il tecnico: “Adli ha il rispetto mio e dei colleghi per il suo comportamento”. Tradotto vuol dire Pioli: nonostante fosse stato messo da parte, é riuscito a lavorare duro, a prendere in considerazione il cambio di ruolo e a farsi trovare pronto. Adli mi é piaciuto per l’eleganza e lo stile delle sue giocate. Mai visto Krunic, in passato, guardare e lanciare 30-40 metri mettendo la palla sui piedi dei suoi sodali. Capisco che c’è la tentazione di ricorrere a qualche precedente storico (Pirlo) e perciò da evitare ma, con le dovute differenze, il francese può impegnarsi e mettersi a studiare per diventare stabilmente il regista del nuovo Milan. Se ha avuto la forza d’animo e la capacità caratteriale di non deprimersi mai durante la passata stagione, allora vuol dire che c’è sostanza nel bagaglio tecnico e temperamentale del ragazzo. Non dimentichiamo che l’anno scorso é stato provato una sola volta a Verona, per una frazione, la prima poi é uscito di scena senza piu affacciarsi al prato verde. Se c’è una morale da trarre é la seguente: con i giovani talenti, dotati di fede nei propri mezzi e di personalità (quindi non CDK) , bisogna avere pazienza e aspettarli.

Se dovessi elaborare una pagella complessiva devo anche aggiungere che gli altri “nuovi” hanno cominciato a carburare. A cominciare da Okafor e Loftus Cheek i quali sono andati a segno per la prima volta in campionato. Il primo non sarà centravanti ma in area di rigore, nello stretto, é capace di gesti di grande qualità. E l’inglese dalla media distanza dopo aver sfiorato il bersaglio in precedenza, é riuscito a fare centro. Se dai centrocampisti (manca all’appello Reijnders) dovessero arrivare un discreto numero di gol, allora il futuro può riservare qualche bella sorpresa. Ho visto finalmente, dopo una vita, un gol nato da uno schema su calcio d’angolo, segno che il lavoro paziente dello staff tecnico ha cominciato a dare i suoi frutti. Vorrei aggiungere un post scriptum per Musah: devo confessare che nelle movenze, nella forza nelle gambe, e nella capacità di uscire dal duello uomo contro uomo, con la palla al piede, mi ricorda Frank Kessié anche se ha bisogno di tempo per raggiungere il livello del rendimento dell’ex rossonero.

Qualche ora prima di assistere a Cagliari-Milan, il presidente Scaroni ha presentato lo stato dell’arte del dossier nuovo stadio. Devo ammettere che hanno lavorato sodo e con metodo americano e hanno inoltre preparato un progetto suggestivo che non presenta per ora particolari difficoltà. L’idea che si possa arrivare allo stadio direttamente dai due svincoli autostradali, oltre che dalla metropolitana, e che la zona è quella denominata “San Francesco”, quindi libera da qualche vincolo urbanistico, di proprietà di una società che l’ha ceduto al Milan, beh mi porta a pensare alla faccia del consigliere comunale Monguzzi e a quella del sindaco Sala rimasto intrappolato dall sua stessa maggioranza.


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