Via Tonali solo se Milan più forte. Pioli risponderà anche del mercato. Che fine ha fatto il club manager?
È cominciata la rumba del calcio-mercato e il Milan ha cominciato a ballare. Sul punto è bene essere chiari fin dalle prime battute: i giudizi definitivi sul conto della dirigenza milanista che ha il compito di lavorare sul mercato vanno fatti alla consegna della rosa al tecnico ma è bene precisare alcuni punti. Primo: poiché Stefano Pioli è stato indicato come esponente del trio (Furlani-Moncada-Pioli) incaricato di gestire il mercato, risponderà anche lui delle scelte fatte e non si potrà dire “ma io non ero al corrente”; Secondo: se il Milan del dopo Maldini-Massara dovesse debuttare sul mercato estivo 2023 con la cessione di Tonali che non è un semplice pilastro della squadra ma è un leader e un esponente del “milanismo”, l’attuale dirigenza del club invierebbe un pessimo segnale anche agli altri componenti dello spogliatoio (“perché lui sì e io no?” l’obiezione scontata); Terzo: sul piano dell’immagine complessiva, il divorzio da Maldini e Massara verrebbe letta come l’operazione per avere mani libere in fatto di cessioni eccellenti. A proposito di Maldini e Massara: non è che i nomi circolati a proposito del loro piano facessero impazzire, Arnautovic e Berardi cioè. é bene segnalare anche questo aspetto.
So bene che riuscire a liberarsi degli esuberi (Rebic, Origi, Adli, Messias in cima alla lista) è operazione complicata se non hai rapporti eccellenti con i rispettivi agenti e soprattutto se non allarghi i cordoni della borsa per offrire qualche generosa “buonuscita” come fece la scorsa estate l’Inter con Vidal e Sanchez, ma questa sarebbe stata la via per cominciare il nuovo mercato con un messaggio virtuoso.
Fatte le precisazioni del caso, ecco alcune riflessioni sul tema specifico. Si può anche procedere a una eventuale cessione di Sandro Tonali a condizioni molto vantaggiose per lui (stipendio moltiplicato per ¾ volte) e per le casse del Milan (valutazione intorno agli 80 milioni) a dispetto di alcuni numeri (bilancio al 30 giugno chiuso con un attivo che balla tra 10 e 15 milioni di euro) solo se nel frattempo Tonali venisse sostituito in modo da RAFFORZARE la squadra e non certo indebolirla.
Per essere ancora più espliciti: Frattesi, da solo, non basterebbe affatto! Qualcuno ipotizza addirittura Frattesi più Milinkovic Savic: se ne può parlare! Attenti, però: per non restare impigliati al gancio, prima di firmare una cessione così dolorosa bisognerà avere nel cassetto i contratti di acquisto degli eventuali sostituti altrimenti la brutta figura è garantita.
Resta comunque fermo un principio generale per il Milan: e cioè ogni plus valenza guadagnata deve essere, completamente, reinvestita, sul mercato. E anche su questo fronte le notizie che arrivano dalle cronache di calcio-mercato non sono molto rassicuranti specie se dovessero risultare autentiche le cifre offerte a Thuram (stipendio da 6 milioni) e a qualche altro dei cento nomi circolati in queste ultime ore. Da quello che si capisce la pista che attrae di più è quella del giovane turco Arda Guler, non solo per la giovanissima età ma anche per il talento già espresso in alcune circostanze e infine per il costo della clausola rescissoria.
Ripeto per non essere frainteso: capisco che a certe cifre, non è possibile resistere ma quello che conta è il dopo, le mosse successive e la capacità -per esempio- di riuscire a rassicurare anche il resto della rosa. A proposito: che fine ha fatto la decisione del Milan di trovare un club manager? Va bene: Ibra ha detto no ma non ci si può fermare alla prima stazione. E se non dovesse arrivare, gatta (che sta per mancanza di rapporti) ci cova!