Urgente: risolvere subito. La causa degli infortuni. Conferme sulla punta a gennaio
Chi pensa che il problema infortuni non esista, e spera di nascondere la polvere sotto al tappeto rinviando la questione, fa solo un danno al Milan. Ormai la questione è dilagata e tutti hanno capito che il vero danno sono gli infortuni. E’ netta la differenza di un Milan che gioca con i titolari e una squadra che invece ogni partita deve fare la conta dei presenti per scendere in campo. Sempre in emergenza.
Se un giocatore o più atleti si fanno male, cresce la probabilità di non avere successo nelle partite. Se non si vince si perdono obiettivi sportivi ed introiti, la società non cresce e non realizza mai il salto che tutti si attendono. Il giocatore per una società è un patrimonio, e se non rende a causa di infortuni è un danno per la società stessa.
Esempio pratico. Se a causa degli infortuni il Milan non supera il girone di Champions (vediamo se Leao recupera per il Borussia ma potrebbe non farcela), perderebbe una cinquantina di milioni di euro che sarebbero serviti al club per crescere e migliore ulteriormente la squadra. Oltre ad una grossa delusione sportiva. E così funziona pure in campionato. Per non parlare della svalutazione del parco giocatori, costretti a fermarsi spesso per problemi muscolari.
Dunque conviene affrontare e risolvere la problematica prima che sia troppo tardi.
Ecco perché il board rossonero vuole vederci chiaro e proverà a risolvere la problematica. La squadra non è scarsa, il mercato è stato buono, ma è evidente che il Milan con la formazione titolare e con l’organico al completo è molto competitivo, se invece deve giocare ogni partita con 6-7 assenti diventa difficilissimo per chiunque.
Siamo al 14 novembre e il gruppo di Pioli ha fatto già registrare 23 infortuni da quando è cominciata la stagione, di cui 15 muscolari. Il tecnico in conferenza non ha saputo dare una risposta, allora proviamo a comprendere le possibili cause di questi infortuni.
Quali sono i fattori che possono incidere?
- Preparazione atletica pre-campionato
- Metodologia di lavoro quotidiana a Milanello
- Gestione del recupero fisico dopo le partite
- Predisposizione di alcuni giocatori a farsi male
- I campi di Milanello
- Calendario fitto ed eccessivo stress (ma questo vale per tutte le squadre)
Ognuno di questi fattori più essere la causa scatenante, ma devono essere i protagonisti a trovare la risposta. Giusto confrontarsi ma va trovata al più presto una soluzione. In ballo c’è il presente e il futuro del Milan. Su questo argomento non si può più rimandare. E’ importante che la dirigenza analizzi concretamente insieme all’allenatore e al suo staff cosa si può migliorare.
Per quanto riguarda il mercato invernale, il Milan vuole prendere almeno un difensore e sta lavorando anche sull’attacco. Il nome di Akor Adams, punta nigeriana del Montpellier, è concreto. Moncada lo conosce ed è finito nella lista dei papabili per la riapertura del mercato invernale. Sette reti in undici partite fin qui in Francia, attaccante forte fisicamente (190 centimetri) ma anche veloce. Adams è un profilo che la società segue, così come altri giocatori del reparto offensivo. Anche qui c’è consapevolezza che l’attacco va migliorato a stagione in corsa e la sessione invernale va sfruttata nel migliore dei modi.