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Una partita da grande Milan. Uno, dieci, mille Morata. Finalmente una notte di quiete

di Carlo Pellegatti

No, non voglio uscire dalle fiabe. È stato un Milan da “Mille e una notte”. Sì perché ne abbiamo vissute mille di notti cosi, ma questa notte è speciale, perché non la passavamo da troppo tempo. È stato un Milan quasi perfetto, nei singoli e nella squadra. Fonseca, il tanto vilipeso Fonseca, ha schierato un gruppo compatto, coeso, spettacolare. Tutti hanno risposto con orgoglio, con fierezza, con spirito di sacrificio, con la gioia di indossare una maglia così gloriosa, così pesantemente gloriosa.

Sul piano dei singoli non riesco ad andare sotto l’OTTO, a partire dai difensori. Maignan ha chiuso la sua prestazione con una parata, quella su Brahim, che ha fatto urlare ”WOW” agli appassionati di calcio di tutto il mondo. I tanto criticati, anche spesso giustamente, Emerson Royal e Tomori hanno offerto giocate di qualità e di sostanza, Thiaw si è regalato il momento più bello della sua carriera, Theo è volato sulla fascia da grande “Ruota Fumante”. A centrocampo, Fofana ha confermato di essere un campione che permette ai suoi compagni di esprimersi al meglio. Ecco una delle ragioni di queste prestazioni di “Van Gogh” Reijnders che, come Pulisic, immenso, riesce a conciliare corsa e qualità e ora anche i gol. Per la prima volta Musah è stato schierato nel sio ruolo naturale ed è stato strepitoso. Morata merita solo un aggettivo: MONUMENTALE. Non ha giocato un solo Morata ma… dieci, mille Morata. Fantastico e commovente. E poi Leao, che è tornato sui suoi livelli, ha riaperto finalmente i cancelli di Leaoland.

Sono contento che siano state smentite, ancora una volta, le voci di quelli che... sanno, che pretendono di sapere e ovviamente non sanno nulla sull'unione dei giocatori, sulla sintonia con il loro allenatore. Non si gioca così se non esiste uno spirito comune. Forse i critici in sempiterna attività, nei confronti di tecnico e squadra, si faranno finalmente da parte per qualche ora. Non mi illudo di più. Ed insieme alla gioia di una grande vittoria e di una fantastica prestazione è il motivo più gratificante della serata di Madrid. Una notte di quiete. Ci voleva... una notte di quiete!!


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