Un raduno all'insegna dello zero (entusiasmo a acquisti). Zirkzee e la battaglia isolata sulle commissioni. L'assenza della Sud è un segnale
E venne il giorno del raduno. Quello in cui ci sarà la conferenza stampa di presentazione di Paulo Fonseca che sarà affiancato da Zlatan Ibrahimovic. Sarà il momento per porre domande, per incalzare chi è stato designato a parlare per fare un punto reale sulla situazione di stallo assoluto del Milan sul calciomercato nonostante i rossoneri siano, per dati di bilancio, il club italiano con la maggiore possibilità di spesa. Eppure, a parte il riscatto di Alex Jimenez, ancora non è stato fatto niente. Le aspettative post ultimo derby, da parte di tutti, erano ben diverse. Ci si sarebbe aspettato un Milan più aggressivo sul calciomercato, meno sparagnino e più determinato nel chiudere le priorità. Invece no. Oggi Fonseca inizierà a lavorare con diversi ruoli scoperti e in mezzo ad un clima globale di scetticismo. I 35 mila abbonati (che dovrebbero essere saliti negli ultimi giorni) sono atti d’amore verso il Milan. Solo ed esclusivamente quello. È giusto dare la corretta connotazione alle cose.
Serve intervenire sul mercato, perché la Juventus ha già fatto Douglas Luiz (operazione da 50 milioni), Di Gregorio e Kephren Thuram. Spendendo soldi e va all’assalto di Koopmeiners. L’Inter ha già preso Taremi, Zielinski e Martinez. Il Napoli ha messo sul piatto un quarantello per Buongiorno, ha preso Spinazzola a zero e si muove consapevole che prima o poi farà partire il domino Osimhen con Lukaku sostanzialmente in mano. La colonna del Milan, invece, è pressoché vuota. La telenovela Zirkzee sembra essere arrivata alla fine, con il Manchester United entrato nel rettilineo finale e che è comunque una delusione per come si erano messe le coee. Il Milan, di fatto, combatte da solo una battaglia di sistema che è quella delle commissioni, ma fino a quando non ci saranno normative dall’alto, sarà una battaglia ideologica che porterà più sconfitte che vittorie.
Ora il nome più caldo per l’attacco è quello di Alvaro Morata. L’attaccante spagnolo sarebbe un ottimo innesto, molto “underrated” nella considerazione globale, ma il capitano della Spagna è un grande giocatore. Il problema è che la coppia Morata-Jovic non rappresenterebbe un upgrade rispetto a Giroud-Jovic, ma andrebbe a pareggiare il livello. Servirebbe almeno un’altra punta, magari con caratteristiche diverse, per fare un reparto più completo e funzionale. Da Casa Milan, però, non sembrano essere per nulla agitati, lasciando al di fuori della stanza dei bottoni le ansie. Fanno filtrare che i giocatori arriveranno e che la squadra sarà più forte dello scorso anno. L'auspicio, da milanista, è che abbiano ragione loro, ma servono i fatti.
Infine, uno dei temi che verrà discusso, è l’assenza della Sud al raduno. Ci sono stati inizi di stagione fatti di Bakaye Traoré, Constant, Poli, Albertazzi, Agazzi (nessuno se ne abbia a male, erano quelli che giravano in quegli anni a Milanello), eppure la Curva c’era. Il comunicato di pochi giorni fa è stato eloquente ed esaustivo, ma vedere il campo esterno di Milanello “nudo”, è un segnale che nessuno può sottovalutare.
Palla alla dirigenza per intervenire sul mercato (Emerson Royal si potrebbe chiudere questa settimana), ma serviranno colpi anche di nome per invertire la tendenza. Perché la “God mode” di Ibrahimovic, adesso, non ha più presa.