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Torna a casa, Zlatan!

di Redazione MilanNews
Fonte: di Carlo Pellegatti

25 agosto 2010. Ristorante “Ca Isidre” di Barcellona. Adriano Galliani si ferma al mio microfono e confessa:” E’ l’affare più difficile da quando sono dirigente del Milan . Comunque non lascerò Barcellona fino alla chiusura della trattativa”.

Comincia ,con quelle parole,  la storia di Zlatan ibrahimovic al Milan .   Storia di vittorie e successi , storia  di  un grande amore . Da Senior advisor di Gerry Cardinale , i tifosi si aspettano che   possa perpetrarsi  questa meravigliosa avventura, dai  campi verdi ,anche sul marrone delle scrivanie . Soprattutto  ora  che il Milan  vive un momento difficile sul piano dei risultati e  delle prestazioni, momento che a dire il vero è cominciato undici mesi fa. Tanti sono stati   gli infortuni come i punti di distacco in classifica . Tante sono state  le delusioni  nelle coppe, anche se ,in campionato, il Milan ha conquistato  il secondo posto . Una squadra davanti , certo ma diciotto dietro. Anche se a qualcuno interessa poco.

  La dirigenza sceglie ,per la difficile successione di Pioli il portoghese Paulo Fonseca. Difficile perché una qualificazione in Champions League, due secondi  posti,  una semifinale sempre in Champions League ed uno Scudetto mi sembrano un cammino ,che non sono poi così sicuro ,possa essere eguagliato o addirittura superato dai prossimi allenatori rossoneri.  Quando non arrivano i risultati, parte sempre  la caccia a colui che abbia scelto allenatore o giocatori . In questa situazione viene coinvolto anche Zlatan Ibrahimovic, che non sembra preoccuparsi , continuando a tenere, con il suo stile , i contatti tra Società, squadra e proprietà. Soffro ,per l’affetto sportivo che mi lega allo svedese, a vederlo sempre più bersaglio di  tanti che lo hanno sempre amato e che lo hanno sempre ringraziato per gli anni indimenticabili che ci ha aiutato a trascorrere, ma che oggi lo stanno abbandonando.

 Non so se abbia più fatto loro male il triste episodio che, a Roma , ha visto protagonisti Theo Hernandez e Rafael Leao, cioè il vice capitano e uno dei capitani della squadra , o sapere ,alla fine della partita,  che Zlatan Ibrahimovic non fosse presente a una delle partite prevedibilmente più delicate della stagione  . Come si è letto,  addirittura in vacanza. Un senso di vuoto ha attanagliato il popolo rossonero. Certo erano presenti  Gerry Cardinale, che per rispetto dei ruoli , ha preferito evitare di andare negli spogliatoi. In tribuna anche Giorgio Furlani, ma  ha sempre sostenuto  che la parte tecnica non  fosse di  sua pertinenza.  

Ma come ?!?!Da giocatore ,piuttosto che lasciare soli i suoi compagni , con una dolorosissima siringa voleva che gli togliessero, quasi tutti i giorni,  litri di liquido nel ginocchio gonfio e infiammato. Così per settimane e per mesi .

Oggi ,nel momento più delicato per l’allenatore Fonseca , oggi quando più che   il Senior Advisor, è  l’innamorato del Milan che  debba  capire quali problemi  o dubbi attanaglino il tecnico portoghese per aiutarlo , per consigliarlo ,per  un confronto certo molto utile per entrambi , Zlatan parte  per una destinazione lontana .  Oggi , quando  è fondamentale che debba  guardare negli occhi i giocatori pur pochi oggi  ,ma da martedì prossimo molti di più, per scoprire ,per chiedere, per approfondire , la sua assenza è forte e fragorosa. Sul piano della forma ,forse la partenza domenica avrebbe evitato ulteriori turbolenze, ma su quello della sostanza   cambia molto poco. In questi giorni, Zlatan doveva essere sulla tolda del  comando , orgoglioso e fiero, con il vento in faccia, con lo sguardo che punta all’orizzonte , dove lontane vengo già avvistate vele neroverdi, rosse e nerazzurre.  Dicono che fosse  un “impegno “ fissato da tempo.  Nulla è più importante del Milan in questo momento delicato per la storia della stagione , soprattutto dopo un investimento di settanta milioni.

Anticipare il ritorno,  magari condito  con una intervista motivazionale e combattiva , avrebbe lo stesso significato di quel gesto dopo il rigore che aveva battuto l’Inter nel suo primo derby in maglia rossonera . Sarebbe come aprire  le braccia , alte ,forti ,immense , guardando in alto,  quasi ad accogliere ,quasi a  mettere vicino al suo cuore, tutto  popolo rossonero, per proteggerlo , per  rassicurarlo, per esaltarlo .

Tra le braccia di “Ibra Supremacy”.     

Zlatan , ti  vogliamo presto così  !!!


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