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Summit Galliani-Braida in sede: si decide il mercato di gennaio. Tevez-Milan, si può ma il vero acquisto è già in casa

di Pietro Mazzara

Lasciarsi alle spalle il furto di Firenze non è facile perché quei due punti che il Milan non è riuscito a conquistare contro la viola urlano vendetta. Tuttavia, nonostante l’amarezza sia stata tanta, c’è un’altra partita alle porte, una sfida che definire epica e spettacolare è dir poco. Mercoledì c’è Milan-Barcellona, il match dell’anno in casa rossonera, la sfida alla quale tutti avrebbero voluto essere presenti e che, comunque, vedrà sugli spalti di San Siro 80 mila cuori rossoneri pronti a spingere il Milan verso un’impresa che ai più sembra titanica ma che, alla luce dei fatti, può essere compiuta ma, per farla, ci sarà bisogno del miglior Milan possibile, quello dalle “grandi notte Europee”, quello che nello scontro diretto non sbaglia il colpo decisivo. La partita dell’Artemio Franchi ha dimostrato come questa squadra sia ancora e nettamente la più forte del torneo e se gli errori arbitrali di ieri fossero capitati ad altre squadre, i fazzoletti non sarebbero mai stati abbastanza per asciugare le lacrime, sempre pronte a sgorgare copiose, sui volti dei protagonisti.

Poco importa perché, come detto, una prestazione come quella di sabato sera ha dato ancor più consapevolezza alla squadra di Allegri di come in Italia ci siano pochi rivali ma lo stesso tecnico, nel finale di gara, dovrebbe provare a osare di più perché davanti a una Fiorentina cotta (non è una battuta), l’inserimento della terza punta, ovvero Pippo Inzaghi, sarebbe potuto risultare quantomeno fastidioso alla retroguardia viola impegnata a fare le barricate davanti alla porta di Boruc.

Il rientro di Pato, che è sembrato essere tirato a lucido dopo quasi due mesi di stop, è una soluzione fondamentale e per poco il papero non timbra per la quinta volta consecutiva il tabellino contro la viola ma la gamba, la freschezza e la capacità di rendersi pericoloso con mezzo pallone giocabile è sicuramente un’arma fondamentale per Allegri che contro il Barcellona dovrebbe dargli una maglia da titolare per provare a fulminare in velocità la non eccelsa retroguardia blaugrana. Lui, che a Firenze si era anche procurato un rigore netto non sanzionato da Mazzoleni, ha la voglia matta di chi sa di non poter più sbagliare a contro in Catalani vorrà ripetere l’exploit di due mesi fa quando, dopo meno di 20 secondi, ammutolì il Camp Nou con un lampo bellissimo che è nelle sue corde.

Infine la solita finestra sul mercato: Carlos Tevez sta diventando, giorno dopo giorno, una pista sempre più concreta perché il rosso di bilancio del City e la voglia dell’argentino di andarsene da Manchester, che potrebbe anche culminare nella rescissione del contratto, sono due fattori che Adriano Galliani sta tenendo sotto stretta osservazione e la faccenda è in continua evoluzione. L’apache sarebbe un colpo sensazionale che arricchirebbe un reparto offensivo già importante. Intanto è previsto per oggi un faccia a faccia, in via Turati, tra l’amministratore delegato milanista e Ariedo Braida di rientro dal Brasile dove il direttore sportivo porterà a conoscenza del plenipotenziario rossonero le relazioni sui giocatori visionati nel campionato verdeoro. Intanto, anche se è calato il silenzio, pare che per Montolivo in rossonero sia cosa fatta già per gennaio ma proprio a gennaio il vero acquisto per la mediana potrebbe essere un altro: Rino Gattuso.
 


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